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La ministra Rachida Dati favorevole a un museo nazionale del cinema

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In un articolo pubblicato venerdì sul quotidiano “Le Monde”, il consiglio di amministrazione della Cinémathèque française auspica la creazione di una simile struttura.

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Télévisions – Editoriale Cultura

Pubblicato il 19/10/2024 17:48

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La ministra della Cultura Rachida Dati, 19 ottobre 2024 al festival Lumière di Lione (Francia). (OSSO / RAGAZZA)

La ministra della Cultura, Rachida Dati, si è espressa sabato a Lione a favore della creazione di un museo nazionale del cinema in Francia, come richiesto dai esponenti della Settima Arte, chiedendo un “pensieri reali su questo argomento“.

Tale progetto è stato difeso in un articolo pubblicato venerdì dal giornale Il mondo da un collettivo di membri della settima arte che fanno parte del consiglio di amministrazione della Cinémathèque française – tra cui il suo presidente, il cineasta Costa-Gavras, e l’attrice Carole Bouquet. Chiedono che la nascita di un tale stabilimento sia “l’ulteriore ma essenziale incarnazione dell’ambizione del nostro Paese di promuovere, diffondere e perpetuare un’arte da lui stesso inventata. [Les frères Lumière ont inventé le cinéma en 1895].

Mentre gli americani hanno appena inaugurato il Museo degli Oscar [à Los Angeles]che sta riscuotendo un notevole successo, è giunto il momento di proporlo al nostro Paese e al mondo“un grande museo del cinema, perché “itÈ raccontando il cinema al nostro pubblico che manterremo il controllo della nostra storia, così come del nostro futuro.“, scrivono.

Invitata sabato al festival Lumière di Lione, la ministra ha dichiarato innanzitutto di aver letto questa rubrica e che era necessaria “studiare questo progetto in dettagliol”, secondo il suo discorso trasmesso all’AFP. “Ma voglio comunque dirvi la mia più profonda convinzione. E questa intima convinzione ti risuona completamente e tu lo sai“, ha continuato Rachida Dati, aggiungendo che”è giunto il momento di andare avanti impegnandosi in una riflessione reale sulla fattibilità di questo museo“, mentre il cinema festeggerà i suoi 130 anni nel 2025.

A sostegno delle sue affermazioni ha citato “collezioni patrimoniali uniche al mondo” memorizzato “nelle casse da quasi 30 anni” e l’incendio che devastò nel 1997 il tetto del Palais de Chaillot, dove allora si trovava la Cinémathèque française.

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