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Agnès Pannier-Runacher minaccia a sua volta di dimettersi per protestare contro le scelte del governo

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La ministra della Transizione ecologica, dell’Energia, del Clima e della Prevenzione dei rischi, Agnès Pannier-Runacher, al termine del primo Consiglio dei ministri all’Eliseo, il 23 settembre. JULIEN MUGUET PER “IL MONDO”

Mentre si avvicina l’esame della legge finanziaria, il cui avvio in seduta pubblica è previsto per lunedì 21 ottobre, la situazione è tesa all’interno della coalizione di governo. Dopo il ministro della Giustizia, Didier Migaud, è la volta del ministro della Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, a deplorare le scelte di bilancio operate.

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Ospite di BFM-TV venerdì mattina, all’indomani delle eccezionali piogge che hanno interessato parte del territorio, MMe Pannier-Runacher lo sentiva «fa[llait] un bilancio all’altezza della situazione e oggi non è così”.

Prima di minacciare di dimettersi dal suo incarico se non avesse ottenuto soddisfazione: “Voglio soprattutto lavorare per avere i mezzi per la mia azione (…) se non li ho, ne trarrò le conclusioni. » ModuloMe Pannier-Runacher è ora al “La rappresentanza nazionale si occupi di questo tema”mentre i deputati della Commissione Finanze stanno esaminando il disegno di legge sulla spesa pubblica. Sabato è prevista la votazione sul testo. “Non so se dovremo aspettare altre tragedie per capire che è assolutamente necessario investire nell’adattamento al cambiamento climatico”ha aggiunto.

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“Responsabilità”

Questa uscita arriva quattro giorni dopo quella del suo collega ministro della Giustizia, Didier Migaud. « Non vedo cosa farei ancora al governo” se il bilancio della giustizia non verrà migliorato, ha minacciato lunedì l’ex socialista, sostenendo però che il primo ministro sì “ha dato garanzie”. Per l’ex portavoce del governo, oggi nuovamente deputata, Prisca Thevenot, “Non abbandoneranno la nave, è sempre così quando si esamina il bilancio”. « Lì c’è più rumore perché siamo in un processo di coalizione”tempera l’eletto dell’Hauts-de-Seine all’Agence -Presse.

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I toni sono più severi da parte del gruppo MoDem, dove lo ha chiesto il suo presidente, Marc Fesneau “responsabilità” membri del governo mentre si avvicina l’esame del bilancio, che si preannuncia pericoloso per il governo Barnier in un’Assemblea divisa in undici gruppi. “In un momento di gravi rischi che il nostro Paese sta vivendo dal punto di vista sociale, economico e finanziario; sarebbe bene e utile che tutti i membri del governo, che conoscono perfettamente la situazione, aderissero a uno spirito di responsabilità nei confronti del bilancio”ha detto in un messaggio pubblicato su X, invitando i ministri a farlo “Evitare il ricatto delle dimissioni”.

Il mondo con l’AFP

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