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I deputati convalidano in commissione la sovrattassa sulle grandi imprese, contro il parere dei macronie

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Questo «contributo eccezionale agli utili delle grandi imprese» deve restare in vigore per due anni.

I deputati della Commissione Finanze hanno convalidato venerdì l’aumento temporaneo della tassazione sulle grandi imprese voluto dal governo, non essendo riuscito a cancellarlo né indebolirlo la macronie, e a rafforzarlo la sinistra. Questo “contributo eccezionale agli utili delle grandi imprese” deve restare in vigore per due anni.

Il contributo temporaneo corrisponde al 20,6% dell’imposta sulle società dovuta per il 2024 per le imprese il cui fatturato varia da un miliardo di euro a meno di tre miliardi di euro, e al 41,2% di tale imposta per quelle che raggiungono o superano i tre miliardi di euro di fatturato. , secondo la proposta di bilancio per il 2025. Il provvedimento sarà comunque riesaminato la prossima settimana in emiciclo, dove i deputati inizieranno dalla versione iniziale della legge finanziaria. Nella commissione Finanze, venerdì ha alimentato un lungo dibattito contro la sinistra eletta LR e «blocco centrale».

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“Un aumento assolutamente massiccio della tassazione”

Questi ultimi hanno tentato puramente e semplicemente di eliminarlo, o almeno di modificarlo, ad esempio limitandolo ad un anno invece di due, o riducendo le aliquote della sovrattassa. “La storia registrerà che è un governo di destra a riportare la Francia nella follia fiscale”ha martellato il macronista Charles Sitzenstuhl. “Stiamo assistendo ad un aumento assolutamente massiccio della tassazione. Se adottassimo questo articolo, il nostro Paese rimarrebbe molto indietro rispetto ai nostri vicini europei.ha aggiunto il suo collega dello stesso partito, Mathieu Lefèvre.

Al contrario, la sinistra ha tentato, invano, di rafforzare l’addizionale, sia applicandola a un maggior numero di imprese, sia alzandone l’aliquota, sia rendendola permanente oltre i due anni. Non possiamo “chiedere l’impegno a tutti, ai disoccupati, ai pensionati, ai ceti popolari, ai ceti medi, ma non agli azionisti e in particolare agli azionisti di grandissime aziende”ha sottolineato il presidente della commissione, Éric Coquerel (LFI). La RN, dal canto suo, si è rifiutata di opporsi alla soprattassa “perché ci fa particolarmente piacere aumentare le tasse”ma perché è necessario “Riequilibrare il bilancio dello Stato”ha osservato Jean-Philippe Tanguy.

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