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Entro il 2030, più della metà dell’energia elettrica mondiale sarà prodotta a basse emissioni di carbonio

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L’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) afferma nel suo ultimo rapporto che entro la fine del decennio oltre il 50% dell’elettricità mondiale proverrà da fonti a basse emissioni di carbonio.

Il direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol ha affermato nel comunicato stampa che accompagna la pubblicazione del rapporto annuale World Energy Outlook 2024 che stiamo entrando a gran velocità nell’era dell’elettricità, che definirà il sistema energetico globale del futuro e sarà sempre più basato sulle fonti elettriche pulite.

In effetti, l’Agenzia internazionale per l’energia mantiene la sua previsione secondo cui la domanda globale di combustibili fossili, come petrolio, gas e carbone, raggiungerà il picco entro la fine del decennio, in linea con le aspettative dell’industria del petrolio e del gas e dell’OPEC.

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Inoltre, l’Agenzia prevede che le fonti energetiche a basse emissioni, come l’energia eolica, solare e nucleare, che sta attirando un rinnovato interesse in molti paesi, produrranno più della metà dell’elettricità mondiale entro il 2030.

Inoltre, l’IEA ricorda che la traiettoria attuale è ancora insufficiente per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality entro il 2050. Chiede quindi di intensificare gli sforzi per accelerare la transizione, in un contesto di crescente domanda di elettricità.

L’Agenzia internazionale per l’energia sottolinea che “nel 2023 è stato installato a livello globale un livello record di energia pulita”.

Tuttavia, secondo l’organizzazione, i combustibili fossili continuano a coprire i due terzi dell’aumento della domanda energetica.

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