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Ritorno dei grandi predatori: il Cantone uccide una prima lupa del Mont-Tendre

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Il Cantone uccise un primo lupo del Mont-Tendre

Vaud aveva chiesto per la prima volta la regolamentazione di un intero branco nel Giura. Ieri sera è stato sparato un colpo.

Pubblicato oggi alle 12:43

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Un giovane lupo di 17 kg è stato “portato” nella notte tra il 14 e il 15 ottobre “nel perimetro del branco del Mont-Tendre”, si legge martedì mattina sul sito dello Stato di Vaud. Sottolinea inoltre che intende continuare la regolamentazione proattiva del pack fino al 31 gennaio 2025.

È la prima volta che il Dipartimento per la gioventù, l’ambiente e la sicurezza (DJES) dà effettivamente il via alla controversa regolamentazione dell’intero pacchetto, resa possibile dallo scorso inverno dall’UFAM e dalla politica di anticipazione di Albert Rösti. Ricordiamo che i cantoni Vallese e Grigioni hanno poi aumentato le loro richieste, ma il consigliere di Stato Vassilis Venizelos si è rifiutato di seguirle, citando il rischio di scendere al di sotto della quota minima di branco assegnata all’arco del Giura svizzero.

Un periodo chiaramente passato. Nonostante l’uccisione di un giovane lupo dal branco lo scorso gennaio e dopo una serie di attacchi quest’estate, il Cantone ha finalmente chiesto l’autorizzazione per l’“eliminazione totale” del branco, autorizzazione concessa dall’UFEV all’inizio di settembre.

Da parte dei difensori dell’alpeggio l’uso del fuoco era atteso da tempo. Venerdì scorso, Prometterre ha pubblicato un post in cui “deplora” la mancanza di effetti sul terreno e si preoccupa “della reale volontà delle autorità cantonali di risolvere il problema”, accusando a malincuore Vassilis Venizelos di limitarsi alla comunicazione.

Da parte dei contrari alla sparatoria, la richiesta è stata invece considerata “un tradimento” da parte dell’assessore ambientalista.

Questo primo scatto avviene in un contesto ancora una volta teso e molto incerto sugli alpeggi, al termine di una stagione segnata da numerose predazioni e mentre la politica di regolamentazione federale è stata appena considerata un “caso potenziale” di violazione della Convenzione di Berna dall’ufficio del trattato sulla protezione della fauna selvatica, un trattato dipendente dal Consiglio d’Europa. Le ONG e l’UFAM sono stati ora convocati da Strasburgo per il proseguimento della procedura.

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Erwan Le Bec dal 2010 scrive per il quotidiano 24heure. Si occupa tra l’altro dell’attualità vodese.Maggiori informazioni @ErwanLeBec

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