CLunedì un giudice federale di San Francisco ha imposto a Google una decisione che potrebbe cambiare le regole del gioco nel mondo delle applicazioni mobili. L’azienda di Mountain View è ora costretta a consentire l’accesso alle piattaforme concorrenti sul suo Play Store, offrendo agli utenti Android più opzioni per scaricare le applicazioni. Google ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro questa decisione.
Una lunga battaglia tra Epic e Google
Questa sentenza segna un passo fondamentale nella lotta condotta da Epic Games contro Google. Da diversi anni Epic accusa Google (e anche Apple tramite iOS) di bloccare il mercato delle applicazioni costringendo gli sviluppatori a passare attraverso i loro store (Play Store e App Store) e a utilizzare i loro sistemi di pagamento, accompagnati da commissioni ritenute eccessive, fino a 30 %.
Lo scorso dicembre, una giuria ha ritenuto Google colpevole di monopolizzare il mercato della distribuzione delle applicazioni Android. Questa nuova ingiunzione integra quindi la creazione di un comitato tecnico e di conformità per garantire l’attuazione di questa apertura del Play Store alla concorrenza.
Google nel mirino dei regolatori
Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di pressione antitrust contro Google. Già lo scorso agosto un giudice di Washington si era pronunciato a favore del Dipartimento di Giustizia americano, accusando il colosso di monopolizzare il mercato delle ricerche online. Allo stesso tempo, Google deve affrontare altre cause legali per la sua posizione dominante nel mercato della tecnologia pubblicitaria.
In tutti questi casi Google contesta fermamente le accuse. Tuttavia, la decisione di lunedì potrebbe ridefinire il panorama della distribuzione delle applicazioni mobili per gli anni a venire.
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