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Votazione: gli argomenti a favore della revisione del diritto di locazione

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Ecco gli argomenti a favore di una revisione del diritto locativo

I sostenitori lanciano la campagna per due revisioni del diritto di locazione. Vi spieghiamo perché secondo loro i diritti degli inquilini non verranno indeboliti.

Pubblicato oggi alle 15:54

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Le due revisioni della legge votata il 24 novembre proteggono dagli abusi, secondo un comitato borghese. I diritti degli inquilini non saranno indeboliti, ha affermato martedì l'”Unione per l’edilizia abitativa” lanciando la campagna.

L’anno scorso il Parlamento ha approvato due progetti. È sorprendente che la sinistra abbia indetto un referendum contro queste due piccole revisioni della legge sulla locazione, ha affermato il consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC/ZH) alla conferenza stampa del comitato a Berna. Perché una maggiore certezza del diritto e meno abusi vanno a vantaggio soprattutto degli inquilini.

Revisione dei subaffitti

Subaffitti meglio supervisionati

Il primo progetto mira a prevenire il subaffitto abusivo. Gli inquilini dovranno in futuro inviare una richiesta scritta al locatore se desiderano subaffittare il loro alloggio. E anche il locatore deve rispondere per iscritto. Quest’ultimo può anche rifiutare il subaffitto se dura più di due anni o gli presenta notevoli inconvenienti.

Già oggi è necessario l’accordo del locatore e l’alloggio non deve essere subaffittato a prezzo eccessivo. Ma spesso questi requisiti non vengono rispettati, ricorda Gregor Rutz. Previo accordo di entrambe le parti, restano possibili sublocazioni di durata superiore a due anni.

Affitti condivisi e subaffitti abusivi

La revisione impedirà anche che il subaffitto venga utilizzato a fini speculativi e tolga dal mercato gli alloggi di cui la popolazione ha bisogno in tempi di penuria, a favore di piattaforme come Airbnb, ha aggiunto il consigliere nazionale Olivier Feller (PLR/VD).

Non si tratta nemmeno di vietare gli alloggi condivisi per studenti, hanno detto anche i vodesi. Nessuno vuole limitare tali co-locazioni, né in Parlamento né nella società civile. Le nuove norme, infatti, tutelano ancora di più i subaffittuari, in particolare contro i subaffitti abusivi.

Semplificare le risoluzioni del contratto di locazione

Il secondo progetto mira a semplificare la risoluzione del contratto di locazione per le esigenze dei proprietari. Secondo la legge in vigore, questi ultimi possono utilizzare rapidamente l’alloggio o il locale commerciale in affitto, facendo valere un bisogno urgente per se stessi, o per i loro parenti stretti o alleati.

In realtà, spesso è difficile per loro dimostrare l’urgenza di questa esigenza. Ciò può portare a lunghe procedure legali, ha osservato il consigliere nazionale Vincent Maitre (Centro/GE).

Diritti dell’inquilino non compromessi

La revisione chiarisce cosa si intende per urgenza. Si tratta di un’esigenza importante e attuale, oggettivamente accertata. E non indebolisce i diritti degli inquilini, che potranno sempre contestare la disdetta in tribunale come avviene oggi, ha spiegato il ginevrino.

In entrambi i casi il Consiglio federale appoggia la riforma. Il consigliere federale dell’UDC Guy Parmelin, responsabile del dossier, ha tuttavia definito, nel corso dei dibattiti parlamentari, la revisione sui licenziamenti per motivi personali “sproporzionata e ingiustificata”.

Contrastare la carenza

Queste revisioni devono essere viste in un contesto più ampio, quello della carenza di alloggi, ha aggiunto il consigliere nazionale Philipp Matthias Bregy (Centro/VS). Questa carenza non riguarda solo le grandi città come Zurigo, Basilea o Ginevra. Le città, le località turistiche e perfino le regioni rurali soffrono.

“La sinistra vuole ancora limitare e regolamentare ulteriormente la costruzione di alloggi”, ha criticato il centrista. L’Unione dell’edilizia abitativa è impegnata nella creazione di incentivi ragionevoli a favore della costruzione di alloggi da parte di attori privati ​​e cooperative edilizie e di sgravi mirati da regolamenti e procedure.

L’associazione per la difesa degli inquilini (Asloca) ha lanciato con successo un referendum contro le due revisioni, raccogliendo in breve tempo più di 75.000 firme contro i due testi. Sostenuta dalla sinistra, ha denunciato un inasprimento della legge a danno degli inquilini. Sarà il popolo a decidere.

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