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Secondo la Protezione Civile, il bombardamento israeliano di una moschea nella Striscia di Gaza ha provocato 21 morti

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La Difesa Civile di Gaza ha riferito domenica 6 ottobre che almeno 21 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro una moschea che ospitava sfollati di guerra a Deir el-Balah (centro del territorio). Da parte sua, l’esercito israeliano ha spiegato in un comunicato stampa di averlo fatto “ha effettuato un attacco preciso contro i terroristi di Hamas che operavano in un centro di comando e controllo situato in una struttura che precedentemente fungeva da moschea”. Questo nuovo bombardamento si aggiunge all’impressionante bilancio delle vittime di Gaza dall’inizio della guerra tra Hamas e Israele, stimato in 41.285 morti, secondo i dati comunicati sabato dal Ministero della Sanità (controllato dall’organizzazione islamista). Segui il nostro live streaming.

Francia e Israele si dividono dopo la dichiarazione di Emmanuel Macron. Sabato sera è scoppiata una crisi politica a causa delle dichiarazioni del presidente francese, che aveva chiesto “non fornire le armi da guerra” a Israele “se chiediamo un cessate il fuoco”. Il messaggio che sostiene “coerenza” non si è affatto schierato dalla parte israeliana, poiché il primo ministro del paese, Benjamin Netanyahu, ha parlato di un “vergogna”. In tarda serata, l’Eliseo ha pubblicato un comunicato stampa in cui assicura che la Francia “è l’incrollabile amico di Israele”, mentre mi lamento delle parole “eccessivo” non un leader israeliano.

In Libano, Hezbollah afferma di aver respinto l’esercito israeliano fino al confine. L’organizzazione pro-Iran ha dichiarato di aver contrastato a “provvisorio” infiltrazioni dell’esercito israeliano, che da diversi giorni effettua raid nel sud del Libano contro le forze di Hezbollah. Lo ha affermato in un comunicato il movimento islamista libanese “quando una forza di soldati israeliani nemici ha tentato di infiltrarsi (…) a Blida”i suoi combattenti hanno “mirato dai proiettili di artiglieria e costretto a ritirarsi”.

Nuovi attacchi israeliani a sud di Beirut. L’agenzia di stampa nazionale libanese ANI ha riferito nella notte tra sabato e domenica di almeno cinque attacchi israeliani contro la periferia sud di Beirut e i suoi dintorni, di cui quattro “molto violento”. In serata, l’esercito israeliano ha chiesto l’evacuazione di diversi quartieri di quest’area urbana nota per essere una roccaforte di Hezbollah. Sui social network, i residenti locali hanno trasmesso immagini di edifici in fiamme e di un’enorme palla di fuoco che si alza in aria. Domenica mattina un nuovo attacco israeliano ha preso di mira questa zona, ha riferito l’agenzia ANI.

Continuano le evacuazioni di cittadini occidentali in Libano. Gli Stati Uniti hanno evacuato sabato circa 145 nuove persone dal Libano a bordo di due aerei diretti in Turchia, ha annunciato sabato sera il Dipartimento di Stato americano, di fronte all’intensificarsi dell’offensiva israeliana contro Hezbollah. Secondo la diplomazia americana, un totale di “600 cittadini americani” e i loro parenti prossimi sono già stati evacuati. Da parte loro, i Paesi Bassi trasporteranno circa 400 persone fuori dal Paese al termine della prima operazione di evacuazione. Anche il Regno Unito ha organizzato voli specifici per i suoi connazionali, consentendo l’evacuazione di oltre 250 persone.

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