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Un vallone su quattro non rispetta le distanze di sicurezza

Un automobilista su quattro non rispetta le distanze di sicurezza, rivela un recente sondaggio dell’Agenzia vallone per la sicurezza stradale (AWSR), i cui risultati sono stati comunicati martedì.







Par Sudinfo avec Belga

Pubblicato il 16/07/2024 alle 07:15

Un automobilista su quattro non rispetta le distanze di sicurezza, rivela una recente indagine dell’Agenzia vallone per la sicurezza stradale (AWSR), i cui risultati sono stati comunicati martedì.

Il 28% dei 1.000 valloni intervistati ha affermato che a volte si attaccano al veicolo che li precede per evitare che qualcuno si metta davanti a loro. Circa la stessa percentuale di automobilisti (25%) afferma che a volte bloccano l’auto davanti a sé per indurre il conducente ad accelerare o a retrocedere.

Tuttavia, questi comportamenti possono talvolta portare a incidenti gravi, sottolinea l’AWSR. In Vallonia, quasi un incidente su cinque (18%) comporta tamponamenti o tamponamenti a catena (tre o più utenti). Di questi, almeno uno su sei (16%) è proprio legato al mancato rispetto delle distanze di sicurezza, ovvero circa 300 incidenti all’anno. Queste collisioni causano in media più di 500 vittime ogni anno, di cui sei morti.

Poco più della metà (53%) degli incidenti legati al mancato rispetto della distanza di sicurezza coinvolge due automobilisti, precisa l’agenzia vallone. La maggior parte di questi incidenti avviene sulle autostrade. Si verificano infatti cinque volte più incidenti in cui uno dei conducenti coinvolti non ha rispettato la distanza di sicurezza rispetto ad altri tipi di strade (15% contro 3%).

In Belgio il codice della strada non impone esplicitamente la distanza di sicurezza. Si specifica che tutti i conducenti devono, tenendo conto della loro velocità, mantenere una distanza di sicurezza sufficiente tra il proprio veicolo e quello che li precede. Deve inoltre potersi fermare in ogni circostanza davanti ad un ostacolo prevedibile.

In pratica, si consiglia agli automobilisti di lasciare, tra il proprio veicolo e quello che precede, una distanza equivalente a quella percorsa in due secondi. “Il motivo è semplice”, spiega l’ASWR, “il cervello ha bisogno di un secondo per reagire prima che il guidatore prema il pedale del freno, solo dopo questo tempo inizierà veramente la frenata”.

In autostrada, a 120 km/h, una distanza di due secondi corrisponde a circa 70 metri. Per valutare facilmente questa distanza, l’Agenzia vallone per la sicurezza stradale ricorda la tecnica dei “due coccodrilli” che consiste nello scegliere un punto di riferimento lungo la strada e iniziare a contare “un coccodrillo, due coccodrilli” non appena il veicolo che precede supera questo punto di riferimento. Se il conducente supera il contrassegno prima di aver finito di contare il 2° coccodrillo, è perché è troppo vicino al veicolo che lo precede. In caso di avverse condizioni atmosferiche le distanze di sicurezza dovranno aumentare: “tre secondi/coccodrilli” su strada bagnata, e “quattro secondi/coccodrilli” su strada innevata o ghiacciata.

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