GRANDE RAPPORTO – Incarna questa immagine dell'Australia fantasticata, selvaggia e desolata. Scolpito dal tempo e dai fiumi, il Karijini National Park è diventato in pochi anni il segreto meglio custodito dell'estremo ovest del paese.
Il cappio si stringe. A ogni passo la gola diventa più stretta, le curve più ripide. I fili dorati del Nephila filipesa, così resistenti che permettono al ragno di catturare gli uccelli, sono tutti ostacoli su questo percorso impegnativo. Sotto le dita serrate dei viaggiatori audaci, si svela la millefoglie degli strati della storia geologica della regione. Queste rocce, alcune delle quali risalgono a 2,6 miliardi di anni fa, non tollerano distrazioni. Un secondo di disattenzione, ed è la caduta. Lentamente, avanziamo verso il fondo della gola. Il culmine prima di una visione di estasi. Un corpo a corpo tra due blocchi di pietra, il cui riflesso nell'acqua rivela una sconcertante simmetria. Ai loro piedi prosperano papiri, fichi e felci, rari sopravvissuti a tempi più umidi. Una nuvola lenticolare incombe su di loro. L'immagine è contemplativa, l'atmosfera meditativa. “Senti l'energia della roccia ? È per questa sensazione…
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