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Astrid Panosyan-Bouvet, una ministra del lavoro indomita e macronista

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RITRATTO – Il nuovo ministro del Lavoro e dell’Occupazione incarna il macronismo originario. Un “allo stesso tempo” sempre indipendente da logiche di parte.

C’è qualcosa di ironico nel vedere quella che è forse l’incarnazione più pura del macronismo originale arrivare al potere proprio nel momento in cui quest’ultimo inizia il suo declino. Astrid Panosyan-Bouvet, nominata questo sabato alla carica di ministro del Lavoro e dell’Occupazione, incarna nella sua vita come nei suoi incarichi, quello che avrebbe potuto essere il macronismo venduto da un giovane ministro dell’Economia nel 2016. Fin dalla nascita, simboleggia la felice globalizzazione venduta da Emmanuel Macron contro Marine Le Pen nel 2017. Padre armeno, madre norvegese, tutti perfettamente integrati. Una prima della corda anche, frutto di una carriera accademica senza stonature: Sciences Po poi HEC completata da una laurea ad Harvard.

Il CV le consentirà di iniziare una prestigiosa carriera di oltre 25 anni nel settore privato che la porterà alle posizioni più elevate. Prima in Groupama, come segretaria generale dal 2011 al 2014. Poi in Unibail-Rodamco…

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