Google di nuovo in tribunale. Il gigante del web affronterà il suo secondo grande processo negli Stati Uniti in meno di un anno lunedì 9 settembre, con il governo americano che accusa il gruppo di dominare la pubblicità online e soffocare la concorrenza. Questo processo in una corte della Virginia segue quello sulla ricerca online, che si è concluso il mese scorso con un verdetto clamoroso: il giudice ha stabilito che Google esercita un monopolio illegale su questo settore.
La nuova battaglia, portata avanti sempre dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, si concentra sulla tecnologia pubblicitaria, il complesso sistema informatico che determina quali annunci vengono visti da quali utenti di Internet e quanto costano ai marchi. Il governo degli Stati Uniti accusa in particolare Google di controllare il mercato della pubblicazione di banner pubblicitari sui siti Web, compresi quelli di molti organi di informazione. “Google ha utilizzato mezzi anticoncorrenziali illegali per eliminare o ridurre significativamente qualsiasi minaccia al suo predominio nelle tecnologie pubblicitarie digitali”, afferma la denuncia.
Gli avvocati del governo affermano che Google ha utilizzato la sua forza finanziaria per acquisire potenziali rivali e monopolizzare il mercato, lasciando inserzionisti ed editori senza altra scelta che usare la sua tecnologia. Stanno cercando di convincere Google a cedere parti della sua attività di tecnologia pubblicitaria. Google rifiuta (…)
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