I due giovani sospettati del pacco di pacchi rimasti intrappolati “probabilmente non sono coinvolti”, annuncia il pubblico ministero della Confederazione.
Rimbalzo nel pacco di pacchi intrappolati a Ginevra: la procura della Confederazione (MPC) annuncia la liberazione del secondo sospettato arrestato a dicembre. Il fratello più giovane era stato temporaneamente rilasciato a Natale. Secondo le indagini della polizia federale i due fratelli “probabilmente non sono coinvolti” nelle esplosioni.
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“L’MPC ritiene oggi, dopo intense indagini condotte dalla polizia, che non vi sia più alcuna necessità di tenerlo in custodia cautelare. È stato quindi rilasciato anche oggi”, ha detto il suo portavoce Matteo Cremaschi. “Queste decisioni sono state prese non appena non sussistono più le condizioni per la custodia cautelare e sembra, allo stato attuale, che probabilmente non sono coinvolti nella commissione dei fatti asseriti”.
L’MPC tiene inoltre a precisare che la collaborazione con la polizia cantonale ginevrina è “ottimale”, in risposta alle rivelazioni di Bleu Léman che denunciano un clima teso tra Ginevra e Berna. Sul nostro set, il poliziotto in pensione ed eletto federale Roger Golay ha chiesto che le indagini fossero affidate interamente alla polizia di Ginevra.