“C’è una particolarità nella trasmissione di questo discorso, subirà un leggero ritardo”, lo ha annunciato lunedì sera la giornalista Nathalie Maleux. Aurélie Didier, vicedirettore editoriale dell’informazione della RTBF, ha poi spiegato le ragioni di questa scelta. “Abbiamo notato in diverse occasioni che Donald Trump ha fatto commenti razzisti, di estrema destra, xenofobi e di incitamento all’odio. Abbiamo deciso di trasmettere il suo intervento con un leggero ritardo per prenderci il tempo di analizzarlo. Si tratta di una pratica che applichiamo già da molti anni alla RTBF, nel Belgio francofono, e che chiamiamo cordon santé dei media. Ci permette di evitare di banalizzare tali commenti, di normalizzarli”.
Agli occhi di Aurélie Didier, “Non si tratta di censura.” Il vicedirettore editoriale dell’informazione ha chiarito che “RTBF non effettua censura.
Georges-Louis Bouchez non sembra essere d’accordo. “Il dipartimento di informazione della RTBF non è il ministero della censura e della propaganda”, ha avvertito. Come presidente di un partito in mano ad un governo che vigila sulla RTBF, annuncia: “Agiremo di conseguenza”.
