Gérard Hernandez, che festeggia il suo 92esimo compleanno questo lunedì 20 gennaio 2025, è un successo ogni sera Scene domestiche (M6). Ma l’interprete di Raymond non ha goduto del successo solo in televisione. Eccelleva anche in teatro in numerosi ruoli, tra cui quello di Lucien Cheval in La cena degli idioti. Ma quest’opera, poi adattata per il cinema, gli lasciò l’amaro in bocca.
Nell’aprile 1998 è stato rilasciato La cena degli idioti. Un film diretto da Francis Veber e che ha avuto molto rapidamente successo al cinema. Racconta la storia di Pierre Brochant (interpretato da Thierry Lhermitte), che organizza ogni settimana una stupida cena con gli amici. Tutti portano uno ‘stupido’ a cena e vince chi trova quello più spettacolare. Per la serata che vediamo nel film, ha invitato François Pignon (interpretato dal compianto Jacques Villeret) e si è trasformata in un incubo, soprattutto a causa della lombalgia. L’opera è stata nominata sei volte ai César 1999 e ha vinto tre premi: miglior sceneggiatura o adattamento originale per Francis Veber, miglior attore per Jacques Villeret e miglior attore non protagonista per Daniel Prévost. Quest’ultimo ha interpretato Lucien Cheval, un amico di Pierre Brochant.
Gérard Hernandez molto arrabbiato contro Francis Veber e Daniel Prevost
Tuttavia, è stato Gérard Hernandez a interpretarlo in teatro tra il 1996 e il 1998. E basti dire che non ha gradito essere estromesso dal film di Francis Veber. “Non è una brava persona, signor Veber, non è un bravo ragazzo. Gli ho quasi rotto la facciaperché non succede. Inoltre, L’ho saputo dalla stampa, il mio agente non mi aveva né avvisato né difeso“, ha confidato alle colonne di Schnock. E il regista non era l’unico nel suo mirino. Anche l’attore Daniel Prévost lo dava per scontato: “E’ un idiota, un cattivo ragazzo. Gentile con gli adulti, pessimo con i piccoli. Ma gliel’ho detto più tardi. Non capiva perché non volevo stringergli la mano. Ma perché non mi ha chiamato e non mi ha detto semplicemente qualcosa del tipo: “Non capisco perché non fai il film”? A me è capitato, a volte, di affidarmi un lavoro che di solito veniva assegnato a qualcun altro, ma chiamavo sempre per chiedere: ‘Perché non sei tu?“È certo che questi tre non ceneranno mai insieme!