Dopo la bocciatura della mozione di censura del governo Bayrou, “i socialisti hanno la chiave fino al 2027”, il giudice François Hollande

Dopo la bocciatura della mozione di censura del governo Bayrou, “i socialisti hanno la chiave fino al 2027”, il giudice François Hollande
Dopo la bocciatura della mozione di censura del governo Bayrou, “i socialisti hanno la chiave fino al 2027”, il giudice François Hollande
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Per l’ex capo dello Stato, il PS ha assunto il ruolo di “partito di opposizione responsabile e utile” non votando a favore di questa censura.

Pubblicato il 19/01/2025 11:24

Aggiornato il 19/01/2025 11:34

Tempo di lettura: 2 minuti

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François Hollande all’Assemblea nazionale, 16 dicembre 2024. (GEOFFROY VAN DER HASSELT/AFP)

L’ex presidente vede la vita politica attuale in colori rosei. Il giudice François Hollande, in un’intervista a Domenica alla Tribunalo ha fatto il PS, che giovedì ha scelto di non censurare il governo, a differenza del resto della sinistra “la chiave fino al 2027”. Per l’ex capo dello Stato, tornato deputato per Corrèze, favorevole alla non censura, i socialisti hanno “ha preso una decisione importante” et “hanno assunto pienamente il loro ruolo, quello di un partito di opposizione responsabile e utile”.

Il governo di François Bayrou è sfuggito giovedì alla sua prima mozione di censura, presentata da La insoumise, anche grazie ai deputati del PS che, a stragrande maggioranza, hanno scelto di non associarsi ad esso. Olivier Faure, primo segretario del partito, ha deciso di avviare negoziati con il primo ministro durante i quali quest’ultimo ha accettato di riaprire la discussione sulla riforma delle pensioni del 2023. È tornato anche su misure come il defunding dei medicinali o l’eliminazione di 4.000 posti di insegnante.

“I socialisti costituiscono ormai il polo centrale all’interno dell’Assemblea nazionale poiché non si può fare nulla senza di loro o contro di loro”.

François Hollande, ex presidente

domenica a La Tribune

Per lui, i socialisti hanno dato per scontato “il compromesso a vantaggio dei francesi” et “hanno sfidato la posizione della LFI la cui unica prospettiva è bloccare la vita istituzionale e provocare elezioni presidenziali”. La mozione di censura discussa giovedì fa seguito alla dichiarazione di politica generale di François Bayrou martedì davanti all’Assemblea nazionale. Altri potrebbero seguirne entro la fine di febbraio/inizio marzo durante le discussioni sul bilancio.

“Il Paese deve avere un bilancio il prima possibile, ma questo non può essere una ripetizione del precedente”si ritiene François Hollande, pronto a non censurare il governo in seguito “sforzi” Sono “consenso nel senso di equità ed ecologia”. E a patto che il primo ministro rispetti “quello che ha promesso”che non si arrende “sotto la pressione della parte più a destra della sua maggioranza”.

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