Pubblicato il 14 gennaio 2025 alle 15:33 / Modificato il 14 gennaio 2025 alle 15:36
2 minuti lettura
“Uno dei contesti geopolitici più complicati da generazioni”. Il presidente e direttore esecutivo Borge Brende ha preparato la scena martedì pomeriggio per il 55° World Economic Forum che si svolgerà dal 20 al 24 gennaio a Davos, volendo credere che in “questo mondo polarizzato e frammentato, c’è ancora spazio per le collaborazioni (…) e per migliorare lo stato del mondo”. In ogni caso, questo è ciò a cui lavoreranno i circa 3000 partecipanti in rappresentanza di 130 paesi attesi nella stazione dei Grigioni, sotto l’occhio vigile dell’esercito e delle forze dell’ordine svizzere.
Poniamo una delle prime domande. Se Donald Trump non avesse nascosto di aver apprezzato molto i suoi due viaggi sulle Alpi svizzere durante la sua prima presidenza, non sarà presente fisicamente ma si impegnerà in un intervento a distanza, “in interazione con i partecipanti”, giovedì dopo- mezzogiorno, tre giorni dopo la cerimonia di insediamento presidenziale negli Stati Uniti
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