Da Bezos a Zuckerberg, la fedeltà calcolatissima dei grandi boss della tecnologia nei confronti di Donald Trump

Da Bezos a Zuckerberg, la fedeltà calcolatissima dei grandi boss della tecnologia nei confronti di Donald Trump
Da Bezos a Zuckerberg, la fedeltà calcolatissima dei grandi boss della tecnologia nei confronti di Donald Trump
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NARRAZIONE – I leader del Gafam mostrano al neoeletto presidente una zampa bianca. Un esempio di speranza nell’ondata di deregolamentazione promessa da Donald Trump, così come del timore di ritorsioni da parte del presidente o del suo vicepresidente non ufficiale, Elon Musk.

Donald Trump sarà il prossimo ambasciatore degli occhiali connessi Meta Ray-Ban? Mark Zuckerberg non ha esitato a suonare il VRP a Mar-a-Lago, la residenza del presidente eletto in Florida, dove è stato ospite il 27 novembre. Prima di sedersi a mangiare, il capo di Meta ha dimostrato i pregi dei suoi occhiali al vincitore delle elezioni presidenziali prima di offrirgliglieli in pompa magna. Una riunione piuttosto insolita data la storia tra i due uomini. Mark Zuckerberg è stato spesso il volto di Trump durante la campagna. Il candidato repubblicano, che non gli perdonava di essere stato bannato da Facebook dopo l'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, in primavera lo aveva addirittura definito un “nemico del popolo” e gli aveva affibbiato il soprannome beffardo “Gioielli di zucchero”, né in francese «Zuckercon».

Mark Zuckerberg a “ha chiarito di voler sostenere il rinnovamento nazionale americano sotto la guida del presidente Trump”ha indicato Stephen Miller, futuro vicedirettore dell'ufficio presidenziale, dopo la cena a Mar-a-Lago. Cosa che si è affrettato a fare: l'11 dicembre Meta ha annunciato una donazione di un milione di dollari al fondo dedicato all'insediamento del futuro capo di Stato.

Lo stesso importo sarà pagato da Amazon, dice l' Giornale di Wall Street. Il gruppo trasmetterà anche in diretta la cerimonia di insediamento del 47esimo Presidente degli Stati Uniti sul suo servizio Prime Video. Anche il suo fondatore Jeff Bezos ha subito l'ira di Trump durante il suo primo mandato su argomenti diversi come le tasse di Amazon o gli articoli che incriminano Washington Postche gli appartiene. I due uomini si sono sentiti al telefono due volte durante l'estate. Si rivedranno a Mar-a-Lago la settimana del 16 dicembre. Giovedì 19 è atteso lì Sundar Pichai, amministratore delegato di Google.

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