La perizia privata come mezzo di prova nel 2025: quali conseguenze per inquilini e proprietari? – rts.ch

La perizia privata come mezzo di prova nel 2025: quali conseguenze per inquilini e proprietari? – rts.ch
La perizia privata come mezzo di prova nel 2025: quali conseguenze per inquilini e proprietari? – rts.ch
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Dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore una revisione parziale del codice di procedura civile. Uno dei capitoli riguarda la perizia privata, che sarà considerata come mezzo di prova. Questo cambiamento avrà un impatto su molti ambiti, compresa la situazione degli inquilini e dei proprietari.

«Durante l’inventario in entrata o in uscita possono sorgere situazioni di disaccordo tra locatario e locatore, ad esempio riguardo all’usura normale o anormale delle vernici o delle piastre di cottura. Ciascuna parte cercherà poi di dimostrare le proprie affermazioni. Fino al 31 dicembre 2024, se uno di loro richiede una perizia privata, questa non sarà considerata un mezzo di prova, ma una semplice dichiarazione. Ma dal 1° gennaio 2025 le cose cambieranno: la perizia privata sarà considerata un mezzo di prova.

«Se disponete già di un inventario entro la fine dell’anno, potete rivolgervi ad un esperto», precisa Aurélie Gandoy, avvocato del foro di Friburgo, dottore in diritto e docente di diritto delle locazioni all’Università di Friburgo, durante il programma Su en parla il 12 dicembre 2024. “Un sistema transitorio significa che tutte le procedure che saranno in corso il 1° gennaio potranno già utilizzare questo elemento come mezzo di prova.”

Secondo l’avvocato, questa revisione farà risparmiare tempo e denaro durante il processo, poiché al posto di una perizia giudiziale, che spesso è lunga e costosa, può essere richiesta una perizia privata.

L’onere della prova

Se è possibile difendersi offrendo mezzi di prova, Maître Gandoy ricorda che “ogni persona che fa valere un fatto o un evento per far valere la sua pretesa deve provare questo fatto. Nel caso degli inquilini, ad esempio, s Se notano un difetto durante la locazione e vogliono richiedere una riduzione del canone, dovranno dimostrare il difetto eventualmente mediante una perizia, invece, in occasione di un inventario a fine locazione, la parte locatrice dovrà dimostrarlo una possibile misera restituzione e quindi così sarà tocca a lei dimostrare il danno.”

Gli inquilini dovrebbero quindi abituarsi a rivolgersi agli esperti per il minimo problema? “Non credo sia necessario che gli inquilini si rivolgano sistematicamente a esperti per l’inventario dei loro locali di uscita. Soprattutto, dovrebbero essere ben informati sui loro diritti e sul processo. Spetta al locatore dimostrare una cattiva condizione di i locali”, risponde Aurélie Gandoy.

E dal lato gestionale? “Non posso rispondere del metodo che applicheranno i gestori, ma per rassicurare le parti conduttori sappiate che non è perché la perizia privata diventa mezzo di prova che essa è assoluta. Per ogni mezzo di prova il tribunale deve valutare la forza probatoria, quindi l’effetto di questo mezzo di prova sullo stato dei fatti da accertare. Ad esempio, se un sistema di gestione fa appello sistematicamente a ditte esperte, evidentemente queste non sono realmente indipendenti. poiché sono incaricati dalla direzione”, conclude l’avvocato.

Oggetto della radio: Jérôme Zimmermann

Adattamento web: Myriam Semaani

Swiss

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