Negoziati federali: Maxime Prévot spiega perché sarà complicato raggiungere un accordo prima di Natale

Negoziati federali: Maxime Prévot spiega perché sarà complicato raggiungere un accordo prima di Natale
Negoziati federali: Maxime Prévot spiega perché sarà complicato raggiungere un accordo prima di Natale
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Il boss degli indipendenti e delle PMI critica l’Arizona: “Abbiamo bisogno di un po’ di rispetto per le persone che intraprendono e assumono”

“Deficit abissale”

Dopo sei mesi di dure trattative tra i partiti dell’Arizona (N-VA, CD&V, Vooruit, MR ed Engagés) guidati dall’allenatore Bart De Wever, riconfermato il 10 dicembre dal Re, non c’è Ok, come lo spiego? “Il futuro governo si trova ad affrontare un obbligo di risanamento di bilancio senza precedenti, probabilmente il più importante degli ultimi 50 anni“, analizza Maxime Prévot. E continua: “I governi successivi, intendo dire tutti i partiti, hanno passato la patata bollente alla squadra successiva. Oggi questo giochetto malsano non è più possibile, ci troviamo con un deficit abissale che preoccupa gli osservatori esterni”.

Per Maxime Prévot, il tempo impiegato per questi negoziati è giustificato dalle conseguenze delle decisioni che saranno prese: “Le misure che dovremo adottare faranno rabbrividire le persone […] ODobbiamo adottare misure che avranno un impatto strutturale su milioni di persone per decenni. A volte sulle pensioni, a volte sui servizi pubblici, a volte sul mercato del lavoro, a volte sulla tassazione. Siamo la generazione che deve prendere decisioni che rimettano il Belgio sulla buona strada, col rischio di essere politicamente danneggiati e di subirne le conseguenze durante le prossime elezioni. Abbiamo il dovere di fare scelte difficili“, spiega ai nostri colleghi.

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“Un uomo che fa bene il suo lavoro”

I partiti della futura coalizione seguiranno l’agenda di lavoro lanciata dal formatore al ritmo frenetico di due temi al giorno con trattative 7 giorni su 7. Basta per avere un governo prima del 1° gennaio? Resta da vedere se le tensioni tra i negoziatori non torneranno e se Bart De Wever non rischierà di abbandonare la sua missione. “Questo scenario dovrebbe essere evitato. Ho scoperto un uomo che fa il lavoro correttamente, se gettasse la spugna si creerebbe un ulteriore strato di caos che non risolverebbe nulla. Non vedo come le elezioni anticipate semplificherebbero l’equazione“, ha affermato il presidente degli Engagés.

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