Il “difficile” incontro preparatorio al vertice ECOWAS

Il “difficile” incontro preparatorio al vertice ECOWAS
Il “difficile” incontro preparatorio al vertice ECOWAS
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Nella loro sessione di due giorni, i ministri degli Esteri dell’ECOWAS hanno deliberato sui memorandum; che sarà presentato anche questa domenica, 15 dicembre, ai Capi di Stato. File in cui sarà una questione di buon governo, di integrazione regionale ovviamente. Ma anche pace e sicurezza, in particolare con l’effettiva attivazione della forza d’attesa dell’Africa occidentale. La lotta al terrorismo costituisce ormai una delle priorità del mandato della Commissione ECOWAS.

Durante la cerimonia di apertura, il presidente della Commissione, Omar Alieu Touray, ha ricordato che “questo incontro si svolge in circostanze particolarmente difficili a causa dei notevoli ostacoli, soprattutto economici, che richiedono l’attenzione di tutti”.

Mali, Niger e Burkina Faso i grandi assenti
Né lui né il Ministro degli Esteri della Nigeria, ospite di questo Consiglio dei Ministri, hanno menzionato esplicitamente i tre Paesi del Sahel, largamente assenti da questo Consiglio dei Ministri. Mentre l’ultimo vertice dei capi di Stato del luglio 2024 ha riaperto le porte degli organismi regionali ai leader di Mali, Burkina e Niger e Guinea.

Inoltre, l’enigma principale di questo Consiglio dei ministri è sapere se i ministri seguiranno le orme dell’ufficio del parlamento dell’ECOWAS. Quest’ultimo vuole che la Conferenza dei Capi di Stato e di Governo adotti un provvedimento straordinario che proroghi il termine per il ritiro di Mali, Burkina Faso e Niger dall’ECOWAS. Una misura secondo i parlamentari dell’ECOWAS per evitare la disintegrazione della Comunità.

Bassirou Diomaye Faye dovrebbe essere una delle voci più importanti domenica attorno al tavolo dei leader dell’ECOWAS. Inviato speciale per mantenere il dialogo con i leader militari di Burkina Faso, Mali e Niger, il presidente del Senegal dovrebbe presentare il suo rapporto di mediazione ai suoi colleghi. A meno di due mesi dalla scadenza, il 28 gennaio 2025, questi tre paesi del Sahel mantengono “la loro decisione irrevocabile di lasciare l’ECOWAS” e dovrebbero ricordarlo nelle conclusioni del vertice della loro confederazione AES che si terrà SABATO questo.

Senegal

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