Preoccupano i nove codici di trasparenza che i medici dovranno trasmettere alle mutue nell’ambito della fatturazione elettronica. È quanto ha indicato venerdì l’Associazione belga dei sindacati dei medici (ABSyM), sottolineando che le istruzioni dell’Istituto nazionale per l’assicurazione malattia e invalidità (INAMI) vanno oltre la legge.
Questi codici, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale belga il 18 settembre 2024, diventeranno obbligatori dal 1° settembre 2025 con la generalizzazione giuridica della fatturazione elettronica per le prestazioni ambulatoriali. L’ABSyM deplora che l’INAMI, nell’elaborare le sue direttive, si sia lasciata fortemente guidare dalle mutue responsabili del flusso dei dati. L’associazione rileva, dopo un’analisi giuridica approfondita, che le richieste reciproche di descrizioni dettagliate sulla natura delle prestazioni mediche non hanno base giuridica. Per i servizi non rimborsabili dovrà essere comunicato solo l’importo, nei termini di legge.
ABSyM richiede inoltre un migliore allineamento delle direttive con la legislazione sulla protezione dei dati (GDPR). Ricorda che le mutue, in quanto “operatori economici”, sono tenute a rispettare le regole della concorrenza. Qualsiasi informazione sostanziale del paziente deve essere resa anonima prima di essere trasmessa.
Questa analisi è stata trasmessa all’INAMI da ABSyM, che richiede che i dati raccolti siano utilizzati solo nell’ambito giuridico previsto dal legislatore belga ed europeo.
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