Dopo alcune disfunzioni, nel 2023 il governo ha deciso di riaprire Infogreffe, che in precedenza gestiva le registrazioni delle imprese.
Mercoledì il governo ha annunciato la fine, entro il 31 dicembre, delle alternative allo sportello unico istituito nel 2023 per semplificare le procedure per le imprese, affermando che la nuova piattaforma, criticata all'inizio, era ormai “funzionale”.
IL “sportello unico” delle imprese, che consente di dichiarare la creazione di società, le modifiche degli statuti o la cessazione dell'attività, ha sostituito dal 1° gennaio 2023 i sei centri per le formalità aziendali (CFE). Dopo i malfunzionamenti della piattaforma, nel febbraio 2023 il governo ha dato il via libera alla riapertura del sito Infogreffe dei tribunali di commercio, che in precedenza gestiva le registrazioni delle imprese. Questa alternativa era stata prorogata fino alla fine del 2024. “Poiché lo sportello è ora funzionante, questa procedura di continuità terminerà il 31 dicembre 2024”precisa il Ministero dell'Economia e delle Finanze in un comunicato stampa, aggiungendo che “questa soluzione è oggi fonte di disfunzioni, in particolare nel trasferimento delle informazioni al Registro nazionale delle imprese (RNE) o SIRENE”.
Bercy e l'Istituto nazionale della proprietà industriale (INPI), che gestisce lo sportello unico, precisano che sono state apportate correzioni tecniche ed ergonomiche e che “miglioramenti significativi” sarà implementato su una seconda versione del sito entro la metà del 2025. Nel 2024, tramite lo sportello unico sono state presentate quattro milioni di procedure, tra cui 1,4 milioni di domande di registrazione, 900.000 formalità di modifica, 500.000 formalità di cessazione e 800.000 presentazioni di conti annuali.