168 voti su 203 schede valide e 23 schede bianche: questo mercoledì il Parlamento ha eletto senza mezzi termini Karin Keller-Sutter presidente della Confederazione per l’anno 2025. Priva di poteri reali, la funzione corona il suo percorso nel Consiglio federale, iniziato nel 2019.
Il ministro delle Finanze può vantare un risultato migliore rispetto agli ultimi tre presidenti. Il liberal-radicale Ignazio Cassis (presidente nel 2022) aveva totalizzato 156 voti, il socialista Alain Berset (2023) era rimasto fermo a 140 e la centrista Viola Amherd (quest’anno) non aveva superato i 158 voti.
Come quasi ogni volta, l’esito della votazione non era in dubbio. Come sempre, la partitura prodotta dà luogo ad analisi del sostegno simbolico dimostrato dalle Camere nei confronti del primo tra pari del college governativo per i prossimi dodici mesi.
Le lodi di Tempi finanziari
Alla luce del risultato gli eletti esprimono il loro riconoscimento per la capacità di leadership dei liberali-radicali. Manovrando nel 2023 per orchestrare il salvataggio della grande banca Credit Suisse, il ministro delle Finanze aveva impressionato per la sua rapidità e solidità, che le erano valse il primato di essere designata come una delle «donne più influenti» al mondo da i media britannici Tempi finanziari. Un incarico onorifico che verrà confermato o meno tra pochi giorni con la pubblicazione del rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta sul crollo dell’istituto finanziario zurighese.
Il numero di voti ottenuti da Saint-Galloise testimonia tuttavia il malcontento di una parte dello spettro politico. Ciò è dovuto soprattutto al grande programma di tagli al budget lanciato quest’anno, che lei e il Consiglio federale chiamano “riduzioni”.
In seguito al rapporto di un piccolo gruppo di lavoro riunito attorno all’ex direttore dell’Amministrazione federale delle finanze Serge Gaillard, il grande finanziere e il governo hanno definito una serie di possibili risparmi finanziari. Le proteste si moltiplicarono. Provengono non solo dalla sinistra, ma anche dai Cantoni e dalla sua famiglia politica di destra, la quale difficilmente apprezza la proposta di aumento delle imposte sui prelievi di capitale dalla previdenza per la vecchiaia.
Uno stile che non piace a tutti
Il digrignare di denti parlamentare potrebbe scaturire anche da valutazioni più generali, legate allo stile di Karin Keller-Sutter. Personalità forte, il magistrato gode sicuramente della reputazione di formidabile politico, ben informato sui suoi dossier. Ma irrita anche alcuni dei suoi avversari e alleati con il suo modo di farsi strada, senza preoccuparsi troppo dell’opinione – e della sensibilità – del parlamento. Il termine “prima della classe”, con cui spesso le viene assegnato, riflette opinioni sia positive che negative nei suoi confronti.