AA/Parigi
Il filosofo francese Pierre Manent ha suscitato scalpore dopo aver affermato che è necessario “prendere decisioni sul numero di musulmani in Europa”.
Invitato giovedì scorso sul set del Club Le Figaro Idées, nell’ambito di un programma sul “vivere insieme”, Manent non avrebbe potuto essere più chiaro. Alla domanda “possiamo ancora vivere insieme?” “, risponde il filosofo: “Quello che intendo semplicemente è che dobbiamo ancora guardare alle masse, alle forze, renderci conto che la pressione è tale che dobbiamo prendere decisioni riguardanti – lo dico senza mezzi termini – il numero di musulmani che sono in Europa . COSÌ. Vale a dire che una parte della Francia è musulmana, questi sono i nostri concittadini. Molti, la maggior parte non sono jihadisti, fondamentalisti, condivido completamente la tua valutazione. Hanno i diritti degli altri cittadini. Alla fine, possiamo fare loro alcune osservazioni riguardo alla civiltà, ma condividiamo la stessa società”.
Pierre Manent spinge ulteriormente il punto stimando che il numero dei musulmani in Europa “non potrà crescere indefinitamente”. “Se questa parte musulmana rimane di dimensioni ragionevoli, allora cosa significhi ragionevole, non lo so. Semplicemente, non può crescere all’infinito… Se cresce all’infinito, come avviene oggi in Europa, ci troviamo di fronte a tragedie che nessuna versione di secolarismo sarà in grado di controllare”, insiste.
Manent arrivò così a convalidare la teoria cospirazionista e razzista del “grande sostituto”, secondo la quale il numero dei musulmani avrebbe messo a rischio la civiltà europea.
Queste affermazioni hanno provocato soprattutto la reazione di molti internauti che hanno deplorato apertamente i commenti “razzisti e anti-musulmani”.
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