Estensione dell’autostrada –
Albert Rösti abbandona ogni idea di ampliare l’A1
Dopo il voto popolare di domenica scorsa, il consigliere federale non vede più alcuna possibilità di ampliare l’autostrada tra Losanna e Ginevra.
Pubblicato oggi alle 20:41
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- Albert Rösti spiega le ragioni del fallimento del progetto autostradale.
- Anche le regioni conservatrici hanno rifiutato l’espansione proposta.
- Secondo Rösti l’ampliamento completo della A1 non è più rilevante.
- Rösti chiede maggiore fiducia per i futuri progetti infrastrutturali.
Analisi del rifiuto popolare del progetto di ampliamento dell’autostradadomenica scorsa, sembra ormai chiaro per Albert Rösti, per il quale si tratta del primo fallimento significativo.
Nel “NZZ domenica”per lui è semplicemente un’unione di oppositori: “La sinistra e i Verdi vogliono un’altra politica dei trasporti, meno soldi per la strada, questo è chiaro. Ma anche molti conservatori e agricoltori hanno votato no, anche se sarebbe andata perduta poca terra. A ciò si aggiungono voci critiche nei confronti della crescita, secondo le quali lo sviluppo delle infrastrutture non fa altro che attrarre sempre più persone”.
Subito rilanciato sul legame che sembra insinuarsi tra il no degli elettori e la politica migratoria – l’UDC ha presentato la sua iniziativa “No alla Svizzera per 10 milioni!” la primavera scorsa -, il ministro smentisce di voler trasformare questo voto negativo in critica all’immigrazione: “Non conduco una discussione sull’immigrazione. Anche le regioni profondamente conservatrici hanno rifiutato il piano. Forse in questa decisione ha avuto un ruolo un argomento che mi preoccupa ancora di più: coloro che non avrebbero beneficiato direttamente di un progetto hanno detto di no, come è avvenuto nei cantoni car-friendly come il Ticino o i Grigioni».
Intervento parlamentare obsoleto
Un intervento parlamentare, appoggiato dal Consiglio federale, chiede tuttavia ancora l’ampliamento completo a sei corsie dell’A1, l’autostrada che collega Losanna e Ginevra, nonché quella tra Berna e Zurigo. Ma per Rösti questo non ha più alcun senso: “Da un punto di vista puramente giuridico l’intervento è certamente ancora valido, così come la posizione assunta dal Consiglio federale. Ma politicamente le cose sembrano diverse. Dopo domenica scorsa la mozione non è più realizzabile nella sua forma assoluta. Nel voto di domenica la popolazione ha respinto i sei progetti e si è impadronita, da sovrana, del parlamento. Così come può scavalcare il Consiglio federale. In Svizzera l’ultima parola spetta al popolo. L’allargamento in pieno della A1 non è più rilevante. Il popolo ha infatti rifiutato due sezioni su questo asse specifico. L’allargamento complessivo non è quindi più possibile”.
Albert Rösti ha poi rammaricato il mancato impegno dei governi cantonali in questa materia. Ma per lui bisogna voltare pagina: “Dopo una certa delusione siamo costretti a guardare ancora avanti. I problemi del traffico non sono stati risolti. Analizzeremo ora dove vogliamo apportare modifiche in futuro. Dobbiamo fare una valutazione globale a tutti i livelli e con tutti i soggetti e le modalità di trasporto: autostrade, progetti urbani, ma anche sviluppi ferroviari”.
Invito ad avere più fiducia
Considerando la difficoltà dei finanziamenti, soprattutto nel settore ferroviario, l’importanza e le scadenze dei progetti, ammette che nulla sarà semplice: “Ammetto che a volte ho l’impressione che il mondo sia diventato un po’ più egoista. Tutti guardano il loro giardino. Vorrei quindi fare appello alla fiducia e al sentimento di appartenenza. Senza fiducia un Paese non può guardare al futuro. Se non lo capisco come ministro delle Infrastrutture, finiremo per non fare nulla. Ma questo non deve accadere. Dobbiamo costruire molto in futuro! Abbiamo bisogno di più linee elettriche, abbiamo bisogno di nuove centrali elettriche, dobbiamo aumentare la capacità ferroviaria e stradale”.
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Christophe Passernato a Friburgo, lavora a Le Matin Dimanche dal 2014, dopo aver lavorato in particolare a Le Nouveau Quotidien e L’Illustré. Maggiori informazioni
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