I prezzi dei legumi, che di solito registrano una forte domanda durante la stagione invernale, continuano a salire sul mercato marocchino. Questo aumento si spiega con il costante aumento dei prezzi sul mercato internazionale, caratterizzato da fluttuazioni giornaliere.
Sul mercato all’ingrosso di cereali e legumi di Fez, i prezzi mostrano un leggero aumento di 2-3 dirham per la maggior parte dei prodotti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, la domanda rimane “ragionevole”, secondo i professionisti, con un’offerta varia e prodotti di qualità diverse.
«Oltre l’80% dei legumi presenti sui nostri mercati viene importato da Canada, Australia, Turchia ed Egitto“, spiega Mohamed Sbaii, venditore al mercato. Tra i prodotti di punta cita le lenticchie canadesi (da 15 a 18 dirham/kg), il riso giallo e i fagioli egiziani, molto apprezzati dai consumatori marocchini. Tuttavia, gli elevati dazi doganali, soprattutto per il riso, costituiscono un ostacolo. “Questi costi gravano pesantemente sui consumatori», lamenta, invitando il Ministero dell’Agricoltura a ridurre queste spese per preservare il potere d’acquisto dei cittadini.
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I fagioli bianchi vengono venduti a un prezzo compreso tra 17 e 20 dirham al chilo, mentre i ceci locali variano tra 20 e 22 dirham/kg a seconda della loro qualità. “È un prodotto popolare ma soffre anche di costi elevati», nota.
«Ad oggi sono stati coltivati 3.500 ettari di legumi nell’ambito di un programma che prevede di coltivarne 23.000 per questa stagione», Indica Bouchra El Mehdi, direttore della direzione provinciale dell’Agricoltura, sottolineando l’impatto positivo delle recenti piogge sull’attività agricola.
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La regione di Fez-Meknes si distingue per il suo clima diversificato, le terre fertili e le importanti risorse idriche sotterranee e superficiali. Queste risorse lo rendono un contesto ideale per gli investimenti e lo sviluppo di vari settori agricoli. La regione è oggi il terzo bacino produttivo agricolo a livello nazionale, con una superficie coltivabile di 1,3 milioni di ettari, di cui il 15% irrigata. Beneficia inoltre di notevoli dinamiche industriali e agricole, in particolare nei settori del latte, delle olive e dei cereali.
