Michel Barnier vuole escludere l’industria dal sistema di “artificializzazione netta zero” per cinque anni

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Questo testo della legge sul clima e la resilienza ha continuato a essere contestato da funzionari eletti a livello locale e leader aziendali.

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Pubblicato il 29/11/2024 17:05

Tempo di lettura: 1 minuto

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Il primo ministro Michel Barnier, il 29 novembre 2024, a Limoges (Haute-Vienne). (PASCAL LACHENAUD/AFP)

Promuovere l’occupazione industriale… col rischio di trascurare l’ambiente. Il primo ministro Michel Barnier ha dichiarato venerdì 29 novembre: “favorevole all’esenzione dell’industria” del sistema di “artificializzazione netta zero” dei suoli (ZAN). “per un periodo di cinque anni”nell'ambito delle misure di semplificazione a sostegno di questo settore economico.

Il sistema ZAN mira a ridurre o compensare la cementificazione dei terreni non edificati. La legge sul clima e la resilienza, nata dai lavori della Convenzione dei Cittadini e votata nel 2021, si poneva inizialmente l’obiettivo di “Zero artificializzazione netta della terra” nel 2050, con la fase intermedia di dimezzare il consumo di spazi naturali, agricoli e forestali entro il 2031. Ma da allora il testo ha continuato a essere contestato da funzionari eletti a livello locale e leader imprenditoriali.

Al Ministero dell'Industria si sottolinea che il settore industriale “rappresenta una parte molto limitata del territorio (5% del totale)” e quello “queste regole possono indebolirci nella competizione internazionale per attrarre investimenti”.

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