La formazione sulla nutrizione infantile è stata organizzata da Africa Media Agency nell’ambito del programma “Fare la differenza fin dalla tenera età”. Durante questo incontro con i professionisti dell’informazione, il dottor Ndour è tornato sull’importanza dei primi 1000 giorni. Secondo lui, una carenza di nutrienti durante il periodo perinatale lascia una “impronta metabolica” che può avere conseguenze sulla salute degli adulti e portare, tra l’altro, a malattie come il diabete.
Il dottor Ndour ha insistito sull’importanza dei primi 1000 giorni di vita, cioè il periodo che va dalla decisione dei genitori di avere un figlio fino all’età di due anni.
Il pediatra spiega che l’alimentazione della donna incinta e quella del bambino durante i primi due anni di vita influenza lo sviluppo del cervello e la crescita fisica, proteggendo dalle malattie, consentendo una migliore salute e una maggiore produttività per tutta la vita.
Secondo il signor Ndour, è fondamentale offrire loro una dieta equilibrata e variata, e preparare il terreno affinché possano acquisire comportamenti alimentari sani, prevenendo così la comparsa di malattie metaboliche in età adulta, come sovrappeso e obesità, colesterolo alto , malattie cardiovascolari (pressione alta), diabete, gotta e malattie legate al sovraccarico di grasso nel fegato.
È quindi essenziale fornire alla donna incinta una dieta diversificata, integrata con ferro e acido folico, nonché un adeguato aumento di peso durante la gravidanza.
L’allattamento al seno dovrebbe iniziare entro un’ora dal parto, con allattamento esclusivo per i primi sei mesi, senza aggiunta di acqua o altri alimenti. Si consiglia di continuare l’allattamento al seno fino all’età di due anni.
Infine, adeguate quantità di alimenti complementari diversificati dovrebbero essere introdotte igienicamente a partire dai 6 mesi di età, continuando l’allattamento al seno fino ai 2 anni di età.
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