L’ETHZ testerà l’iniezione di CO2 nel suolo svizzero

L’ETHZ testerà l’iniezione di CO2 nel suolo svizzero
L’ETHZ testerà l’iniezione di CO2 nel suolo svizzero
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Oltre alla riduzione delle emissioni, una delle misure previste dalla Svizzera per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050 è quella di rimuovere la CO2 dall’aria e immagazzinarla. A tal fine, l’ETH di Zurigo ha appena lanciato un progetto pilota nel cantone di Zurigo, sul sito di un pozzo trivellato in disuso chiamato CITru, precedentemente candidato per un potenziale stoccaggio di scorie nucleari. L’approccio è finanziato dall’Ufficio federale dell’energia e dal Cantone e supervisionato dall’Ufficio federale dell’ambiente.

“Studi condotti sul sottosuolo svizzero dimostrano che esistono strati geologici adatti allo stoccaggio sostenibile di CO2”, scrive l’ETHZ. È necessario determinare quanto gas effettivamente può essere stoccato lì e quali sono i possibili ostacoli tecnici, normativi e sociali”. I dati raccolti mostrano che la configurazione a più di 1.000 metri di profondità potrebbe essere idonea e che il pozzo individuato è in buone condizioni per ulteriori esplorazioni.

«Mentre altri Paesi stanno già sviluppando sistemi commerciali di stoccaggio sotterraneo di CO2, CITru è il primo progetto pilota in questo campo in Svizzera», aggiunge il PFZ, «anche se molti aspetti possono essere studiati e modellati in laboratorio, i progetti pilota rappresentano un passo decisivo verso lo sfruttamento commerciale”. Il progetto è tuttavia ancora in fase esplorativa, ma l’iniezione di CO2 potrebbe avvenire già nel 2026 se tutto andrà come previsto.


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