La prima edizione del Forum marocchino per l’occupazione e le competenze (FMEC) è stata caratterizzata da un forte intervento di Youness Sekkouri, Ministro dell’inclusione economica, delle piccole imprese, dell’occupazione e delle competenze, che ha sottolineato il ruolo chiave dell’industria nella trasformazione economica e sociale del Il Marocco, annunciando misure ambiziose per il futuro.
Nel suo intervento, Youness Sekkouri ha ricordato l’importanza strategica dell’industria nella trasformazione strutturale dell’economia marocchina. “L’industria è una scelta essenziale per il nostro Paese. Fa parte di una logica di trasformazione strutturale, perché abbiamo constatato che sarebbe impossibile cambiare le dinamiche della crescita senza investire seriamente in questo settore”, ha affermato.
Riconoscendo che il Marocco non ha sempre beneficiato di una forte cultura industriale dovuta alla sua storia, ha elogiato i progressi compiuti negli ultimi anni. Questi sforzi hanno contribuito ad ancorare il settore come pilastro essenziale dell’economia nazionale, con risultati tangibili in termini di creazione di posti di lavoro ed esportazioni.
Il Ministro ha poi evidenziato le caratteristiche del lavoro industriale, che considera una leva importante per l’inclusione sociale e l’equità territoriale. “I posti di lavoro industriali, a differenza di altri settori, offrono una preziosa stabilità. Svolgono anche un ruolo importante nell’integrazione delle donne nel mercato del lavoro, in particolare in settori come il tessile dove il tasso di femminilizzazione è tra i più alti”, ha spiegato. Ha inoltre sottolineato il ruolo inclusivo del settore, che offre opportunità a persone provenienti da tutte le regioni senza discriminazioni.
Nel suo discorso, Youness Sekkouri ha anche presentato le grandi linee della tabella di marcia del governo per l’occupazione. Ha spiegato che questa strategia si basa su tre assi principali. Innanzitutto la stabilizzazione dei posti di lavoro rurali, una priorità che ha portato allo stanziamento di una dotazione di bilancio di un miliardo di dirham nell’ambito della legge finanziaria 2024.
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Poi ha menzionato il sostegno alle piccole e medie imprese, che beneficeranno di un sostegno rafforzato con una dotazione di 12 miliardi di dirham per ridurre i costi e stimolare gli investimenti. Infine, ha insistito sull’importanza di riunire reclutatori e persone in cerca di lavoro, apprezzando a questo proposito il ruolo della FMEC come piattaforma di intermediazione essenziale.
Altro aspetto centrale dell’intervento del ministro si è focalizzato sulla formazione professionale. Ha annunciato un’importante riforma volta a modernizzare questo settore, in particolare rafforzando l’apprendistato studio-lavoro. “L’apprendistato è un modello in cui il 20% della formazione è teorica e l’80% pratica. Attualmente ne beneficiano 25.000 persone. Abbiamo deciso di aumentare questa cifra a 100.000 a partire dal prossimo anno”, ha affermato. Il ministro ha sottolineato che questa riforma prevede anche la semplificazione e la digitalizzazione dei processi, nonché l’integrazione degli attori privati nella governance dei centri di formazione.
Uno degli annunci più importanti di questo intervento riguarda l’eliminazione del requisito del diploma per beneficiare dei regimi di assistenza all’occupazione. “Per la prima volta in 30 anni eliminiamo il requisito del diploma per beneficiare degli aiuti. Non qualificato non significa non competente. Molti mestieri si apprendono sul lavoro o attraverso una formazione qualificante”, ha spiegato. Questa misura mira a includere i non laureati nel processo di inserimento professionale, offrendo loro opportunità concrete nel mercato del lavoro.
Infine, Youness Sekkouri ha invitato alla mobilitazione collettiva per affrontare le sfide del mercato del lavoro e costruire un futuro più inclusivo. “Le sfide occupazionali richiedono risposte adeguate e agili. Solo lavorando a stretto contatto tra governo, imprese e società civile saremo in grado di soddisfare le aspirazioni dei marocchini”, ha affermato.