Irregolarità che influenzano automaticamente la distribuzione dei seggi e la maggioranza assoluta formata da Les Engagés (5 seggi) e Celles Demain (4 seggi).
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La soglia necessaria per provocare il passaggio all’euro è stata fissata a 18 voti. Il consiglio elettorale locale precisa che questa osservazione”costituisce un’irregolarità, rispetto al codice della democrazia locale.“
Un’irregolarità che si ripercuote automaticamente sulla distribuzione dei seggi e sulla maggioranza assoluta formata da Les Engagés (5 seggi) e Celles Demain (4 seggi). “Le condizioni sono mature per provocare l’annullamento delle elezioni.“
La data di questo ritorno alle urne? Dipende dalla volontà di Engagés e Celles Demain di ricorrere al Consiglio di Stato. Se entrambe le liste accetteranno il verdetto del consiglio elettorale locale, il voto si svolgerà il 12 gennaio. Altrimenti si parla di inizio primavera, se il Consiglio di Stato approverà la decisione del CEL…
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1. Michaël Busine: “Torniamo al fronte con umiltà”
“Questa decisione è la prova che il nostro ricorso era fondato. Non l’abbiamo presentata per ripicca, ma dopo un’analisi reale del voto. Le irregolarità verificate e confermate dal consiglio elettorale locale hanno influito sulla distribuzione dei seggi, è importante ricordare questo”, confida il sindaco uscente.
Senza questo appello, il sindaco ha dovuto rinunciare al suo posto ribaltabile il 2 dicembre. Rimarrebbe alla guida del comune di Celles (nell’attualità) fino alle prossime elezioni. Nessuna euforia, però, nelle sue parole. “Sono razionale. La nostra lista era pronta per sedersi all’opposizione. Rimarrà così per queste nuove elezioni, quasi in modo identico.“
Del “nuovi elementi” appaiono da allora. Michaël Busine ne è consapevole. “Il 13 ottobre la nostra lista ha ottenuto un buon punteggio e ha difeso un buon record, ma è stata espulsa dal nulla. L’elettore resta il padrone del gioco. Chiediamo loro di fare uno sforzo ulteriore, ma è per permettere alla democrazia di funzionare. Torniamo al fronte con umiltà. Il consiglio elettorale locale ci dà ragione, sta a noi essere convincenti, mantenere la fiducia dei nostri 1.649 elettori e attirarne altri. Basterebbero solo una manciata di schede aggiuntive per permetterci di uscire con la maggioranza assoluta.“
2. Régis Berte: “Non abbandoniamo il violoncello”
Celles Moment è l’altra lista all’origine del ricorso. Il 13 ottobre, Régis Berte e il suo vicepresidente non hanno ottenuto alcun seggio. E le prossime elezioni? “Non ci arrendiamo e tenteremo ancora la fortuna“, ammette l’interessato.”Personalmente sono felice che questa trasparenza stia dando i suoi frutti. L’obiettivo di questo ritorno alle urne non era quello di creare discordia, ma capisco l’incomprensione degli elettori.“
Se ha unito le forze con Michaël Busine per presentare questo ricorso, Régis Berte ammette di aver “nessuna preferenza” per le prossime elezioni. Resta il fatto che i negoziati non inizieranno dopo le elezioni. E che la quarta lista “pruriginosa” potrebbe cambiare tutto.
3. Jean Delestrain: “Una tensione ambientale e un costo finanziario per il comune”
Avrebbe dovuto indossare la fascia di sindaco il 2 dicembre. Nella migliore delle ipotesi avrebbe dovuto aspettare, nel peggiore dei casi rinunciare al suo sogno di 40 anni. Jean Delestrain ritiene che questo ritorno alle urne”ripristinerà la tensione a Celles e costerà al Comune tra i 12.000 e i 15.000 euro.“Maliziamente l’eletto dice che sta per chiedere se i due partiti dietro l’appello siano”pronti ad accettare il finanziamento di queste nuove elezioni?“.
E continua: “Sono un democratico. C’è un reclamo, si ritiene fondato, lo accetto. Martedì esaminerò uno per uno i miei compagni di corsa per scoprire chi vuole tornare. Dovremo riorganizzarci rapidamente e porci le domande giuste, in particolare sapere perché Celles Moment ha presentato ricorso contro la lista di Michaël Busine e leggere tra le righe.“
Il leader degli Engagés de Celles ritiene di aver avuto successo nella sua scommessa “.inserendo giovani e neofiti nei collegi e nel consiglio. Il mio rammarico più grande sarebbe non vederli seduti. Ma ero riuscito in questa prima scommessa, riusciremo anche nella seconda.“
4. Yves Willaert: “Mi aspetto un’elevata astensione”
“Non è una sorpresa, ma è soprattutto una catastrofe democratica“, ammette Yves Willaert per Celles Demain. “Temo un alto tasso di astensione. Per le liste occorre ora rimobilitarsi. Credo che ci saranno tanti candidati disgustati dalla piega degli eventi quanti saranno i candidati gonfi o vendicativi. Da parte mia trovo che il segnale inviato sia quello di una lista e di un sindaco che tiene il potere.“