La presidente uscente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stata nominata giovedì dai capi di Stato e di governo dell’UE, riuniti in un vertice a Bruxelles, per un secondo mandato di cinque anni a capo dell’esecutivo europeo, ha annunciato il primo ministro polacco Donald Tusk, negoziatore per conto del PPE.
I conservatori tedeschi (PPE) devono ancora far approvare questa designazione dal Parlamento europeo, a maggioranza assoluta. Il voto è possibile già nella sessione di metà luglio, secondo la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
La distribuzione delle più alte funzioni (“top jobs”) dell’Ue, dopo le elezioni del 9 giugno, ha comportato anche la designazione del successore di Charles Michel alla guida del Consiglio europeo, la cerchia dei capi di Stato e di governo Unione. È stato scelto l’ex primo ministro portoghese Antonio Costa, membro del gruppo socialista S&D. Il mandato di Charles Michel scade il 30 novembre.
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Infine, il vertice di Bruxelles dovrà designare il prossimo capo della diplomazia europea, che succederà al socialista spagnolo Josep Borrell. Il primo ministro estone Kaja Kallas (Renew Europe, liberale) è stato nominato Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Questa ripartizione ratifica un pre-accordo raggiunto martedì da sei capi di Stato e di governo dell’UE in rappresentanza di PPE, S&D e Renew, le tre famiglie politiche europee chiamate a sostenere la Commissione Von der Leyen II. Questa scelta è stata contestata da due leader di estrema destra, il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il suo omologo ungherese Viktor Orban, ma quest’ultimo non aveva diritto di veto.
