Dopo l'episodio di neve che ha attraversato la Franca Contea e il Doubs, i camionisti presenti sui percorsi bloccati sono stati designati come colpevoli. Una situazione alla quale ha reagito il sindacato OTRE Andiamo Insieme, che denuncia mancanza di coerenza e lucidità.
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Giovedì 22 novembre la neve ha sepolto la Franca Contea e la Borgogna. Gran parte delle strade e delle autostrade sono rimaste paralizzate dalla sera e fino alle 10 del giorno successivo. Molte automobili e mezzi pesanti sono stati bloccati sull'autostrada A36 tra Besançon e Montbéliard (nel Doubs), subito dopo la chiusura dell'accesso da parte della prefettura.
Una situazione che ha provocato la reazione del ministro della Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, che ha dichiarato questa mattina alla BFM TV: “Quando c'erano divieti di circolazione e avevamo veicoli pesanti in circolazione, era perché le istruzioni non venivano seguite.”
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“Un modo per puntare il dito contro i camionisti”che deplora il segretario generale dell'OTRE Franche-Comté-Bourgogne, Blandine Tatin. “Siamo presi come capri espiatori davanti alla neve, ma anche noi siamo le vittime”.
Il decreto, messo in atto dalla prefettura del Doubs, per Blandine Tatin “è stato dato troppo tardi, alle due di notte. Il blocco del traffico è stato applicato dalle 19, c'è poca coerenza tra i due orari”.
Tempo avverso che secondo lei si poteva prevedere e che le compagnie di trasporto della Franca Contea avevano previsto. “I nostri membri, vengono dall'Haut-Doubs o dall'Haut-Jura, sono tutti attrezzati per questo tipo di episodi di neve. Avrebbero potuto guidare, invece li incriminiamo. Siamo noi i dimenticati in questa vicenda, ma anche inclusi nei colpevoli designati”spiega il segretario generale.
Nella regione molte strade sono regolate dalla Legge sulla Montagna. Una legge che rende obbligatorio il montaggio di pneumatici invernali o 4 stagioni, catene da neve o calze da neve in 34 dipartimenti della Francia tra 1È Novembre e 31 marzo. Il dipartimento del Doubs è coperto da queste condizioni come il resto della Franca Contea, ma la A36 non ne fa parte.
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Blandine Tatin “non vuole dare lezioni”ma lei lo menziona “La possibilità di far passare questo asse stradale sotto questa legge potrebbe essere una soluzione, non dico che dovrebbe essere collocato nel sud della Francia, ma nella Franca Contea, mi sembra logico”.. Una risoluzione che aiuterebbe “per rendere più fluida la circolazione, ma anche per non penalizzare più i camionisti locali, che sono attrezzati per questo tipo di situazioni”, spiega il segretario regionale dell'OTRE.