Giorgia Meloni conteste le mode de nomination au sein de l’UE

Giorgia Meloni conteste le mode de nomination au sein de l’UE
Giorgia Meloni conteste le mode de nomination au sein de l’UE
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Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese

Secondo quanto riportato dai media, il presidente del Consiglio italiano intende astenersi formalmente dal prendere parte alla decisione.

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L’accordo raggiunto sui posti di comando dell’Ue dopo il vertice informale della scorsa settimana, senza la partecipazione dell’Italia, ha scatenato le ire della presidente del Consiglio Georgia Meloni. L’italiano era infatti considerato il “re creatore” dopo la prestazione del suo partito, Fratelli d’Italia, alle elezioni europee.

L’annuncio dell’accordo preliminare negoziato ieri dai rappresentanti del Partito popolare europeo (PPE), dei socialisti e dei liberali è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno per il governo italiano, che non ha accolto favorevolmente la notizia.

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Giorgia Meloni ha contestato apertamente il metodo di selezione”in cui pochi pretendono di decidere per tutti“, intervenendo oggi alla vigilia del vertice dei leader Ue che si riuniranno a Bruxelles per decidere sulla questione.

Nessun vero democratico che crede nella sovranità popolare può, in cuor suo, considerare accettabile il fatto che in Europa si sia tentato di negoziare le posizioni più alte prima ancora che i cittadini si recassero alle urne.” ha detto di questo processo.

Giorgia Meloni ritiene che i cittadini Ue abbiano preteso un cambio di rotta rifiutando le politiche portate avanti dalle forze dominanti”in molti grandi paesi europei, che molto spesso sono anche le forze che hanno dettato le politiche dell’Unione negli ultimi anni“, con un’allusione appena velata a Germania e Francia, che hanno negoziato l’accordo UE sull’occupazione senior.

Isolata all’interno del Consiglio europeo, la Meloni intende ora reagire con forza, in particolare astenendosi dal partecipare alla decisione finale sulle posizioni chiave dell’UE che sarà presa al prossimo Consiglio europeo, che dovrebbe iniziare domani, hanno riferito i media italiani.

Secondo i trattati dell’UE, tale decisione può essere presa a maggioranza qualificata, ma per convenzione, i leader cercano il consenso quando si tratta di nominare gli alti funzionari.

L’astensione di Meloni potrebbe portare ad una frammentazione politica a causa dell’esclusione dell’Italia dai negoziati. “Le decisioni avrebbero potuto essere rinviate al vertice di domani, per mostrare più rispetto verso uno Stato membro fondatore dell’UE“, hanno riferito al quotidiano italiano fonti del governo italiano Corriere della Sera.

Si prevede che l’Italia otterrà una vicepresidenza della Commissione e un portafoglio rilevante in cambio del suo sostegno al pacchetto lavoro di alto profilo. Ma l’italiano l’ha avvisato”chiederà semplicemente [cela] in cambio di un ruolo che spetta legittimamente all’Italia“.

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