nuovo veto statunitense al Consiglio di Sicurezza dell'ONU per il cessate il fuoco a Gaza

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La bozza del testo chiedeva “un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente che deve essere rispettato da tutte le parti” e “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”.

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Pubblicato il 20/11/2024 16:48

Aggiornato il 20/11/2024 17:04

Tempo di lettura: 1 minuto

type="image/avif">>Il vice ambasciatore americano Robert Wood (a sinistra) al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 20 novembre 2024. (MICHAEL M. SANTIAGO / GETTY IMAGES NORD AMERICA / AFP)>>
Il vice ambasciatore americano Robert Wood (a sinistra) al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il 20 novembre 2024. (MICHAEL M. SANTIAGO / GETTY IMAGES NORD AMERICA / AFP)

Nuova opposizione da Washington. Mercoledì 20 novembre gli Stati Uniti hanno impedito al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di chiedere un cessate il fuoco “immediato, incondizionato e permanente” a Gaza, un nuovo veto a sostegno dell'alleato israeliano. È necessario il progetto di testo preparato dai 10 membri eletti del Consiglio e consultato dall'AFP “un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente che deve essere rispettato da tutte le parti” et “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”.

“Siamo stati molto chiari durante tutti i negoziati sul fatto che non possiamo sostenere un cessate il fuoco incondizionato che non consenta il rilascio degli ostaggi”, ha giustificato dopo il voto il vice ambasciatore americano Robert Wood, ritenendo che il Consiglio, con questa risoluzione, avrebbe inviato ad Hamas “il messaggio pericoloso che non è necessario tornare al tavolo delle trattative”.

Il progetto di risoluzione, che ha ottenuto 14 voti a favore e uno contrario, aveva già provocato l'ira di Israele. Questo testo “è solo un tradimento”ha denunciato l'ambasciatore israeliano all'ONU Danny Danon poco prima del voto, contando su Washington per bloccare un'adozione che significherebbe per lui una “abbandono” ostaggi.

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