la domanda, da diversi giorni, è tornata come un luogo comune: a Natale ci sarà un governo? E oltre a ciò, ci sarà un budget? Quando il primo ministro Michel Barnier deciderà di attivare l'articolo 49.3 della Costituzione per approvare senza votazione la legge finanziaria – un'ipotesi «probabile»ha dichiarato –, i deputati dell’opposizione, di sinistra e di estrema destra, uniranno le loro voci per farlo cadere?
Sul piano matematico, l’equazione è inarrestabile: se i 124 deputati del Raggruppamento Nazionale (RN) – 140 tra cui gli eletti di Eric Ciotti – sostengono una mozione presentata dal Nuovo Fronte Popolare (192 deputati), come hanno già fatto nell’estate del 2023, quando verrà esaminata la riforma delle pensioni, il governo verrà rovesciato. “Cadrà tra il 15 e il 21 dicembre”ha predetto domenica 17 novembre su France 3 il “ribelle” Jean-Luc Mélenchon, che sogna elezioni presidenziali anticipate, in un contesto di caos istituzionale e politico.
Da quando la Procura ha chiesto, mercoledì 13 novembre, una sentenza di ineleggibilità con esecuzione immediata contro Marine Le Pen, processata nel corso del processo contro gli assistenti degli eurodeputati del suo partito, i toni si sono inaspriti presso il RN, che aveva presentato una forma di previa benedizione all'ex negoziatore della Brexit durante la sua nomina.
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Quando hanno saputo, venerdì sera, 15 novembre, che l'ex candidata presidenziale si era autoinvitata allo “spettacolo delle 20:00” di TF1, una certa eccitazione si diffuse tra i ministeri, i quali credevano che lei stesse per annunciare la sua intenzione di censurare il governo. Lei non ha fatto nulla al riguardo. Ma lei riteneva che questa accusa “rivoltante” equivaleva a chiedere “morte politica”riscoprendo i vecchi riflessi antisistema del suo partito, lontani dal suo desiderio di normalizzazione e rispettabilità.
Al di là della tattica (accendere un controfuoco politico per far dimenticare i suoi fallimenti legali), Marine Le Pen deve placare la frustrazione dei suoi eletti, che non possono rivendicare alcuna vittoria di bilancio, quando il leader dei deputati del partito Les Republicans ( LR, gruppo di destra repubblicana), Laurent Wauquiez, poteva vantarsi di aver ottenuto un presunto aumento delle pensioni. I deputati del RN si sentono poco considerati da un primo ministro che ha respinto i loro emendamenti, lontano dalle considerazioni estive, quando Michel Barnier si è affrettato a telefonare a Marine Le Pen per dirle che il suo partito non doveva essere escluso dall'arco repubblicano, contrariamente a quanto suo Lo ha appena detto il ministro dell'Economia, Antoine Armand.
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