Quasi 3.000 manifestanti filo-palestinesi si sono mobilitati il 13 novembre a Parigi in risposta ad una serata di gala dell’associazione “Israele è per sempre.” Diversi partiti di sinistra avevano indetto manifestazioni, tra cui La France Insoumise (LFI)IL Ecologisti (LE) o anche il Nuovo Partito Anticapitalista (NPA).
I manifestanti hanno marciato per le strade dalla stazione di Saint-Lazare, riprendendo slogan ostili al ministro israeliano Bezalel Smotrich che inizialmente era stato invitato all’evento ma che aveva annullato la sua presenza: « Assassino di Smotrich, complice di Macron » ma anche slogan a favore della Palestina e contro Tel Aviv: “Liberare la Palestina” et “Israele vattene da lì, la Palestina non è tua”.
Giunti a Place de l’Etoile, si sono verificati scontri tra parte del corteo e le forze di polizia, che hanno utilizzato granate lacrimogene per respingere gli individui virulenti. Secondo il giornalista Cédric Canton, presente sul posto, in questi scontri si sono scontrati attivisti antifascisti CRS.
A margine dell’evento, i marchi del fast food McDonald’s et Starbucks sono stati anche degradati dai manifestanti secondo le immagini diffuse dal giornalista Luc Auffret.
Questi segni erano coperti di graffiti con iscrizioni come «boicottaggio» O « complice », le aziende prese di mira vengono accusate da attivisti filo-palestinesi di sostenere lo Stato di Israele. Chris Kempczinski, amministratore delegato di McDonald’s, aveva infatti segnalato all’inizio dell’anno che la sua azienda era in sofferenza “un impatto commerciale significativo” a causa del conflitto in Medio Oriente.
Sul posto erano presenti funzionari eletti, in particolare membri del movimento “Il dopo”, dissidenti di Insubordinato, Raquel Garrido, Clémentine Autain ma anche Alexis Corbière che hanno parlato per diversi minuti con la polizia contestando la verbalizzazione dei manifestanti.
Questi incidenti nel cuore di Parigi sono avvenuti il giorno prima di una partita di calcio tra la Francia e Israele nell’ambito della Nations League. Là Francia Insoumise aveva chiesto l’annullamento della partita, Emmanuel Macron e i suoi due predecessori all’Eliseo, François Hollande e Nicolas Sarkozy, hanno annunciato che si sarebbero recati allo Stade de France per assistere alla partita. Lo strabismo dell’establishment francese è tanto più evidente alla luce della posizione ostinata dei suoi rappresentanti filo-israeliani.
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