A Gerusalemme, il governo guidato da Benjamin Netanyahu ha proposto un disegno di legge per vietare l’esposizione della bandiera palestinese nelle università e in altre istituzioni finanziate dallo Stato di Israele. Questa informazione è stata diffusa giovedì da vari media locali.
Il disegno di legge prevede sanzioni severe per chi viola questo divieto. I trasgressori rischiano multe fino a 10.000 shekel, che equivalgono a circa 2.700 dollari, e una pena detentiva fino a un anno. Questa legislazione si applicherebbe a tutte le istituzioni che ricevono finanziamenti pubblici.
Secondo l’emittente pubblica israeliana KAN, la commissione ministeriale per la legislazione della Knesset, il parlamento israeliano, esaminerà la bozza nella prossima sessione, prevista per domenica. Questa iniziativa legislativa è stata introdotta da Nissim Vaturi, membro del partito Likud.
Il testo mira a vietare le bandiere considerate appartenenti a “stati ostili”, tra cui la bandiera palestinese, negli spazi pubblici. Gli assembramenti che utilizzano questo simbolo potranno essere dispersi e i manifestanti dovranno affrontare le sanzioni previste.
Si noti che oltre il 20% dei cittadini israeliani sono di origine araba. Molti di loro sventolano la bandiera palestinese durante le manifestazioni contro le politiche israeliane nei territori occupati. Gli studenti arabi delle università israeliane spesso esprimono la loro insoddisfazione per le decisioni del governo organizzando proteste, dove questa bandiera è spesso presente.
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