Il formatore cerca di costituire “la maggioranza più forte e stabile possibile” e, secondo lui, la N-VA, la MR, gli Engagés e il CD&V concordano nel dire che “non esiste alternativa alla formula attuale”, cioè per dire una coalizione che includa Vooruit. De Wever lavorerà ora per “convincere” il presidente dei socialisti fiamminghi, Conner Rousseau, a venire a negoziare. “Cercherò di convincerlo. Nessuno capirebbe perché non arriviamo nemmeno a negoziare. Forse non siamo d’accordo con la proposta di base, ma è a questo che servono i negoziati. Se vogliamo cambiare qualcosa, lo siamo negoziare, questa è l’essenza del negoziato”, ha osservato al microfono della VRT.
“È un po’ una questione di coraggio politico”, ha sottolineato, riconoscendo la difficoltà delle riforme da realizzare. “La maggioranza più stabile è con Vooruit, ma se Vooruit non vuole negoziare, dovremo guardare al parlamento con il quale possiamo ottenere ciò che è assolutamente necessario”, ha aggiunto.
L’Open Vld potrebbe quindi entrare in campo ma con una maggioranza di un solo seggio e senza maggioranza da parte dei fiamminghi.
“Non è certamente la mia strada preferita, ma sarebbe un governo d’emergenza che redigesse un bilancio e portasse alcune riforme in parlamento”, ha detto.
