Pubblicato l’11 novembre 2024 alle 18:45 / Modificato l’11 novembre 2024 alle 19:59
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La direttrice dell’Istituto ginevrino per l’aiuto domestico (Imad), Maria Da Roxa, ha ricevuto nel giugno 2023 un risarcimento di 170’000 franchi senza l’accordo del Consiglio di Stato.
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Il governo ha chiesto il rimborso. Allora Pierre Maudet pensò che il caso fosse praticamente risolto.
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Tempo hanno appreso che l’Imad e il suo direttore hanno contestato ciascuno la soluzione proposta in tribunale.
“I contatori saranno a zero”, ha affermato Pierre Maudet il 16 ottobre al Tribuna di Ginevra. Il consigliere di Stato ha fatto riferimento al caso della direttrice dell’Istituto ginevrino di sostegno alla casa (Imad), Marie Da Roxa, che nel giugno 2023 ha ricevuto un compenso di 170.000 franchi dal consiglio di amministrazione dell’ente sovvenzionato, senza l’accordo del Consiglio di Stato, come previsto dalla legge.
Attraverso la sua presidente, Nathalie Fontanet, il governo ha reagito con forza lo scorso luglio, prendendo atto della relazione sulla remunerazione degli esercizi pubblici. Il PLR eletto, responsabile delle Finanze e delle Risorse Umane, ha dichiarato che questi compensi pagati in eccesso dovevano essere restituiti. Il consiglio d’amministrazione è stato “invitato” a recuperare questi fondi, in caso contrario lo Stato di Ginevra si è riservato la possibilità di adire le vie legali.
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