Esplosione di frontalieri nella Svizzera francese, non oltre Sarine

Esplosione di frontalieri nella Svizzera francese, non oltre Sarine
Esplosione di frontalieri nella Svizzera francese, non oltre Sarine
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Differenze significative tra i Cantoni francofoni e quelli germanofoni per quanto riguarda il numero di lavoratori transfrontalieri. Secondo i dati della RTS, 25 anni fa Basilea Città e Ginevra ne contavano 26.000 ciascuna, contro rispettivamente 35.000 e 112.000 oggi. Stesso sviluppo nei cantoni meno urbanizzati: in Turgovia i lavoratori frontalieri sono aumentati da 2.000 a 6.000, nel Giura da 2.000 a 12.000. Nel cantone di Vaud il loro numero è quintuplicato e Neuchâtel ne ha più del cantone di Zurigo.

Le varie autorità interrogate dalla radio e dalla televisione francofona faticano a trovare spiegazioni. Si parla di una possibile differenza culturale (i germanofoni sarebbero più riluttanti ad assumere personale tedesco), di più apprendisti oltre Sarine (che garantirebbe una forza lavoro sufficiente per le professioni tecniche), o anche di un mercato del lavoro tedesco che incoraggerebbe meno esodi. In Ticino il numero dei lavoratori frontalieri è passato da 80.000 nel 2023 a 79.000. Da gennaio un accordo fiscale impone ai lavoratori frontalieri di pagare le tasse in Svizzera e anche in Italia, il che potrebbe spiegare la diminuzione.


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