Secondo un conteggio della polizia di Bruxelles, più di 25.000 persone hanno marciato giovedì per le strade di Bruxelles per chiedere più risorse e attenzione per il settore non-profit. I sindacati, uniti come fronte comune, avevano stimato prima dell’azione che circa 10.000 persone sarebbero scese in piazza.
Un corteo di diverse migliaia di persone, provenienti dalla Vallonia, da Bruxelles e dalle Fiandre, è partito questo giovedì mattina per le strade di Bruxelles per chiedere più risorse e attenzione per il settore non-profit, secondo le stime dei sindacati uniti in un fronte comune.
Il corteo ha iniziato il suo viaggio, con la musica, intorno alle 11:00 vicino alla stazione di Bruxelles Nord per raggiungere Place Poelaert, passando per il Mont des Arts o Place Royale. Risuonarono fischi e petardi, mentre i manifestanti lanciavano canti come: “Arizona, non lo vogliamo”.
I sindacalisti sono inoltre dotati di cartelli e striscioni con messaggi vari rivolti alle autorità. “È l’ora del non-commerciale”, “l’austerità nuoce gravemente alla salute” o anche “paradiso fiscale per i ricchi, inferno sociale per noi”, potremmo leggere in particolare su alcuni segnali.
Con questa azione, i lavoratori dei settori della cura, dell’assistenza sociale, dell’infanzia, della disabilità, socio-culturale e anche dell’istruzione desiderano inserirsi nell’agenda dei responsabili e dei negoziatori politici, soprattutto a livello federale.
Una generale carenza di personale
I sindacati hanno espresso preoccupazione soprattutto per la scarsa attenzione riservata al personale non commerciale nelle note trapelate e nei risparmi annunciati.
I sindacati avvertono di una generale carenza di personale che sta portando ad un aumento del carico di lavoro “cadenze infernali”. Per porre fine a questa situazione, “ci vuole un vero investimento”sottolineano.
Dimostrazione del settore no-profit a Bruxelles