“È inaccettabile che in una democrazia liberale si arrivi a tali atti. Ovviamente ora ho paura per la mia famiglia e per i miei fratellini. Non sappiamo cosa potrebbe succedere tra un’ora,” si rammarica Salih Demirhan, ancora studente e ottavo nella lista comune con il MR di Schaerbeek ma non eletto. Viene poi circondato da alcuni parenti e su alcuni volti si legge l’emozione.
Secondo lui, questi atti sono il culmine delle minacce che incombono su di lui dal 28 ottobre. Quel giorno ha pubblicato sui social network un video in cui denunciava il riavvicinamento tra il PS e il PTB. Ha poi assicurato che il PS e il suo candidato sindaco a Schaerbeek, Hasan Koyuncu, si alleeranno con il PTB, che accusa di sostenere il Partito dei lavoratori del Kurdistan, il PKK (considerato un’organizzazione terroristica in Belgio). “Gli stessi socialisti hanno denunciato il sostegno del PTB al PKK e ora si comportano come se nulla fosse successo,” accusa l’ex candidato.
“È molto bello, è molto simpatico, è molto pulito ma…”: chi è Hasan Koyuncu, il vincitore delle elezioni di Schaerbeek?
Ricordiamo che, per trovare la maggioranza a Schaerbeek e visto il blocco sulla questione del sindaco tra le due liste arrivate per prime il 13 ottobre (MR-Engagés e PS), si sono aperte le discussioni tra i socialisti e il PTB.
In seguito a questo video, sui social media sono stati creati due account falsi (con molti follower falsi) che hanno divulgato informazioni personali sulla famiglia di Salih Demirhan. “C’erano anche minacce tramite messaggio: Non mettere più piede nel quartiere. Alcuni mi criticano per non aver sostenuto il candidato turco (Hasan Koyuncu) per il sindaco. E alla fine arriviamo al tag terrorista sulla mia facciata.”
Sabato verrà presentata la denuncia. Salih Demirhan afferma di non aver ricevuto alcuna richiesta. Assicura però che numerose telecamere circondano i due luoghi vandalizzati.
Dalla parte della leader di MR-Engagés a Schaerbeek, Audrey Henry, denunciamo una campagna elettorale “particolarmente violento a Schaerbeek.” Invita tutti i leader dei gruppi a condannare gli atti che hanno preso di mira la famiglia del suo vicepresidente. “Capisco che i negoziati per la maggioranza a Schaerbeek possano creare tensioni, ma siamo in un processo democratico e nulla giustifica tali azioni.”
Reazione simile a livello regionale tra gli Engagés con Christophe De Beukelaer: “Sono scioccato dalla piega degli eventi a Schaerbeek. Chiedo ai miei omologhi presidenti regionali di invitare tutti i loro membri alla calma. Denuncio con forza le molestie e le violenze subite da Salih Demirhan e dalla sua famiglia da quando ha denunciato la potenziale ascesa dell’estrema sinistra al potere nelle comuni.