La crescita economica nazionale dovrebbe registrare un tasso medio del 3,8% alla fine del 2025, secondo il numero 50 della pubblicazione “Info-CMC” del Centro Economico Marocchino (CMC).
“Ipotizzando una graduale ripresa del ciclo climatico e progressi sul percorso di consolidamento del contesto internazionale, le previsioni più plausibili per l’economia nazionale prevedono una leggera ripresa della crescita del ciclo climatico alla fine del 2025 con un tasso medio che potrebbe raggiungere, secondo le ipotesi più probabili, il 3,8%”, si legge in questa pubblicazione dedicata alla valutazione degli impatti delle misure adottate nel Bilancio 2025.
Secondo la stessa fonte, questa prospettiva è chiaramente in contrasto con l’impostazione previsionale mantenuta nel disegno di legge finanziaria (PLF) che mantiene una crescita del 4,6% per il prossimo anno, favorendo una ripresa del settore agricolo, con una stabilizzazione dei prezzi dell’energia, un ritorno a livelli moderati di inflazione e una ripresa sostenuta della domanda esterna.
“È evidente che, stante il perdurare dei fattori di instabilità che ancora caratterizzano il contesto internazionale, le ipotesi di quadro macroeconomico risultano a dir poco incerte come risulta evidente dagli attuali orientamenti del contesto economico sia interno che esternamente”, osserva la CMC.
Inoltre, il Centro ritiene che l’analisi della programmazione di bilancio e delle sue principali componenti, sia per quanto riguarda il volume delle risorse, sia l’allocazione della spesa, lo sforzo di investimento e la struttura della tassazione, debba essere condotta con riferimento al quadro macroeconomico pertinente per il prossimo anno.
In termini di risorse, il bilancio di previsione prevede entrate ordinarie di 368,8 miliardi di dirham (miliardi di dirham), in aumento del 18,5% rispetto all’anno precedente grazie al forte aumento delle imposte dirette, indirette e assimilate. “Sapendo che la maggior parte di questi ricavi sono legati al ciclo economico e al suo andamento con un coefficiente di elasticità abbastanza significativo, tale prospettiva sembra segnare un certo scostamento dal prevedibile andamento dell’attività così come emerge dagli elementi precedenti”, rileva la CMC .
Dal lato delle uscite, il budget operativo, comprese le spese per il personale e le spese materiali, ha registrato l’aumento più forte con un totale di 321 miliardi di dirham (+14,9%).
Questo sviluppo si spiega con il forte aumento dei costi comuni legati al sistema di compensazione e ai piani pensionistici, ma anche con l’aumento dei costi del personale con gli ultimi aumenti salariali decisi nel quadro del dialogo sociale. L’altra importante componente di spesa corrisponde agli interessi e alle commissioni relativi al debito pubblico, il cui ammontare previsto per il 2025 ammonta a 45 miliardi di dirham (+18%).
La CMC sottolinea, inoltre, che la configurazione del bilancio previsionale dovrà essere valutata sulla base degli effetti moltiplicatori attesi dalle principali disposizioni di bilancio adottate, precisando che l’effetto moltiplicatore consolidato è pari allo 0,9% del Pil (prodotto interno lordo).
La dinamica del moltiplicatore, spiega, consente di evidenziare gli effetti indotti sulla configurazione del saldo dei beni e dei servizi sulla base di una valutazione dell’impatto delle principali disposizioni di bilancio sugli aggregati di consumo, sugli investimenti e sui flussi commerciali.
Accanto all’aspetto economico, il progetto di bilancio pone come priorità il rafforzamento dei pilastri dello Stato sociale nelle sue molteplici dimensioni, comportando in particolare la revisione del sistema sanitario nazionale, il proseguimento degli sforzi per generalizzare l’assicurazione sanitaria obbligatoria (AMO), l’attuazione del regime di assistenza sociale e l’ampliamento dell’affiliazione ai regimi pensionistici, ricorda la CMC.
E aggiunge: “Le preoccupazioni sociali del bilancio riguardano anche il rafforzamento delle capacità del sistema educativo a diversi livelli, il miglioramento delle condizioni di accesso ad alloggi dignitosi e la promozione dell’occupazione”.
Oltre alle misure di incentivazione a sostegno del sistema produttivo attraverso il miglioramento del clima imprenditoriale e la promozione degli investimenti, la programmazione di bilancio prevede una serie di programmi volti a migliorare l’efficacia dei programmi di promozione dell’occupazione e di sostegno alle imprese molto piccole e le medie imprese (PMI).
In questo senso, la CMC indica che se le opzioni di politica economica che emergono dal progetto di bilancio si inseriscono in generale nella nuova strategia di sviluppo adottata per gli anni a venire, è chiaro che la loro attuazione resta subordinata alla disponibilità di risorse finanziarie sufficienti per l’esecuzione delle varie componenti del programma d’azione selezionato.
Per il Centro la questione del finanziamento del bilancio è quindi di grande importanza visti gli impegni assunti riguardo alla sostenibilità dei conti pubblici in un contesto economico altalenante.