Paul Rouget, Media365: pubblicato martedì 22 ottobre 2024 alle 8:39
Contro il PSV Eindhoven martedì sera in Champions League, il PSG dovrebbe schierare la sua squadra tipica per tornare alla vittoria nella competizione prima dei duelli più duri.
Prima di tornare alle gioie delle partite continentali, martedì sera contro il PSV Eindhoven al Parco dei Principi, il PSG, vincitore dello Strasburgo tre giorni prima (4-2), ha riconquistato il comando della Ligue 1 a Monaco e ha potuto far respirare diversi dirigenti, come il capitano, Marquinhos, Achraf Hakimi, Nuno Mendes o Ousmane Dembélé, sono rimasti tutti in panchina contro gli alsaziani. Cinque uomini che devono trovare il loro posto nella formazione titolare di Luis Enrique per uno scontro contro gli olandesi che vale già tanto.
Perché dopo aver ottenuto una vittoria miracolosa contro il Girona all’inizio di questa nuova formula della prima fase di Champions League (1-0), i parigini sono stati surclassati sul campo dell’Arsenal (0-2). Non hanno quindi margine di errore nel ricevere a priori un PSV alla loro portata, nonostante i nove successi in altrettante partite di Eredivisie dall’inizio della stagione. I giocatori della capitale affronteranno poi due capolista europea, l’Atlético de Madrid per la prima volta nella storia e poi il Bayern Monaco.
Ruiz o Zaire-Emery?
Se Gianluigi Donnarumma partirà ovviamente in porta, salvo problemi fisici, Willian Pacho, convincente fin dal suo arrivo, dovrà essere l’unico a mantenere il posto in difesa. A centrocampo manterranno Vitinha e il connazionale Joao Neves, mentre resta il dubbio sull’identità del terzo ladro. Se Fabian Ruiz potesse avere la sua chance, Warren Zaire-Emery, utilizzato come terzino destro, con qualche successo, contro lo Strasburgo, sembra tenere la corda.
In attacco, infine, Bradley Barcola, ottimo anche sabato, proseguirà a sinistra e Dembélé troverà il suo posto a destra, dopo essere stato escluso dalla trasferta di Londra. Al centro, Randal Kolo Muani, incerto, probabilmente non sarebbe partito nemmeno al massimo della forma, Luis Enrique preferiva ancora Marco Asensio o Kang-In Lee.