La fine della crisi in vista? Sindacati e management si incontrano a Bruxelles e potrebbero trovare un accordo

-

Sciopero alla bpost: nessun accordo tra direzione e sindacati, il movimento continua!

Nessun accordo è stato raggiunto tra la direzione del gruppo Bpost e i sindacati dopo un nuovo incontro organizzato mercoledì.

DR/Notizie fotografiche


Immagine dell'autore predefinita


Di Sudinfo con Belga

Pubblicato il 24/04/2024 alle 18:25

Nessun accordo è stato raggiunto tra la direzione del gruppo bpost ed i sindacati dopo un nuovo incontro organizzato mercoledì, hanno precisato diverse fonti sindacali e la portavoce del gruppo Laura Cerrada Crespo. I postini e gli impiegati dei centri di smistamento di Bruxelles e della Vallonia sono in sciopero da lunedì e protestano in particolare contro l’imminente fine (30 giugno) della concessione statale per la distribuzione dei giornali.

La soluzione proposta da bpost è il trasferimento graduale dei volumi dei giornali alla sua controllata AMP, già responsabile della fornitura di 4.000 punti stampa in tutto il Paese. «Questo percorso è stato sviluppato per evitare un piano sociale interno a bpost, consentendo un graduale trasferimento dei volumi verso un modello organizzativo con costi inferiori», sottolinea il portavoce dell’azienda in una reazione pubblicata al termine dell’incontro con i sindacati. “Questa soluzione aiuta a evitare qualsiasi shock sociale e soddisfa le esigenze espresse dagli editori di giornali. »

La consegna della posta è ancora bloccata nel sud del Paese e a Bruxelles.La consegna della posta è ancora bloccata nel sud del Paese e a Bruxelles.

Bpost: centri di smistamento ancora bloccati in Vallonia e Bruxelles, concessioni dei dirigenti “largamente insufficienti” per i sindacati

Tuttavia, la direzione ha dovuto prendere atto del fermo rifiuto di questa soluzione da parte dei sindacati.

«Respingiamo ancora questa soluzione e non esiste un accordo formale per il ritorno al lavoro», spiega Stéphane Daussaint, direttore generale di CSC-Transcom Postes. “Abbiamo fatto dei progressi ma prima dobbiamo tornare alla base per vedere come è posizionata. »

Da qui alla nuova riunione prevista per domani/giovedì, il delegato sindacale ritiene improbabile che il movimento si fermi e che i centri di smistamento di Liegi, Charleroi e Bruxelles riprendano a funzionare.

Un’opinione condivisa da Thierry Tasset, segretario generale della CGSP Poste, che sottolinea la determinazione dei lavoratori a portare avanti il ​​movimento.

-

NEXT “Banda di idioti ignoranti”, Élie Semoun perde la pazienza sui social contro gli studenti di Sciences Po