Vencorex messo in amministrazione controllata, l'industria chimica di Grenoble teme per il suo futuro

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La piattaforma chimica di Pont-de-Claix (Isère). FRANCOIS HENRY/REA

Centinaia di posti di lavoro a rischio. Nella regione di Grenoble, l'industria chimica trema dopo l'annuncio, martedì 10 settembre, della messa in amministrazione controllata della società Vencorex da parte del tribunale di Lione. “Quello che temevamo da aprile purtroppo si è avverato”afferma Adrien Poirieux, rappresentante in Isère della Federazione Nazionale delle Industrie Chimiche (FNIC)-CGT. Vencorex, la cui sede è a Saint-Priest (Rodano), nella regione di Lione, e lo stabilimento principale a Pont-de-Claix (Isère), vicino a Grenoble, produce isocianati speciali, prodotti derivati ​​utilizzati in vernici e vernici per l'industria automobilistica, edile ed elettronica.

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Lo stabilimento Vencorex di Pont-de-Claix è, con 450 dipendenti, il principale gestore della piattaforma chimica che riunisce attori come Air Liquide e Seqens e collabora con la vicina piattaforma chimica di Jarrie (Isère), in particolare con Arkema, alla quale fornisce sali e cloro.

Dopo aver dovuto affrontare regolarmente le difficoltà del mercato degli isocianati, in particolare dopo la crisi del 2009, Vencorex sta vivendo una fase di “inversione di mercato”spiega un rappresentante della direzione che ha preferito restare anonimo. “Da diversi anni ormai il mercato ha visto l’arrivo di giocatori asiatici”prima di tutto Wanhua e Covestro, in competizione con Vencorex “sia nella capacità produttiva, che è aumentata, sia nei prezzi, che sono crollati”.

Paura dell’“effetto domino”

Fondata nel 2002, Vencorex è, dal 2022, interamente posseduta dal suo storico co-fondatore, la società petrolchimica thailandese PTT Global Chemical, che ne ha acquistato le azioni dalla svedese Perstorp. Un azionista lontano dalle problematiche locali, i cui sindacati sottolineano la mancanza di investimenti nella diversificazione delle attività stesse dello stabilimento, posizionato fin dall'inizio sul singolo prodotto degli isocianati.

Anche se l'azionista ha “riforniva regolarmente le casse”secondo il rappresentante della direzione, e nonostante un piano di risparmi di diverse decine di milioni di euro avviato dalla direzione nel 2023, questa volta sarà stata una spesa di troppo: è stata la stessa società a dichiarare al tribunale la cessazione dei pagamenti, chiedendo la tutela del tribunale per un periodo di sei mesi.

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L’interconnessione tra le diverse aziende delle due piattaforme chimiche della regione di Grenoble, che riuniscono circa 1.000 posti di lavoro diretti e 5.000 posti di lavoro indiretti, fa temere ai sindacati un “Effetto al padrone.” Le aziende si riforniscono a vicenda di materie prime o derivati ​​e alcuni dipendenti si spostano facilmente tra le aziende. Secondo diversi dipendenti intervistati, Vencorex ha subito molte partenze negli ultimi mesi, a tutti i livelli gerarchici, “al punto che alcune squadre non sono riuscite a garantire la sicurezza dell’officina”testimonia un ex dipendente della Vencorex.

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