Perché l'Algeria di Tebboune deve prepararsi all'economia di domani – Il mio blog

Perché l'Algeria di Tebboune deve prepararsi all'economia di domani – Il mio blog
Perché
      l'Algeria
      di
      Tebboune
      deve
      prepararsi
      all'economia
      di
      domani
      –
      Il
      mio
      blog
- -

Rieletto con quasi il 95% dei voti, il presidente Abdelmadjid Tebboune compra la pace sociale con generosi trasferimenti. Il settore privato denuncia un “clima di terrore” che frena l’economia.
​​​​​​​

Di Ali Oulouch (ad Algeri)

“Riuscite a immaginare cosa rappresentino 60 miliardi di dollari di riserve valutarie senza debito estero? In base al suo bilancio, ciò significa che l'Algeria ha davanti a sé l'equivalente di due anni di spesa.” La cifra fa sognare Redouane, il capo di una PMI algerina specializzata in consulenza aziendale. Colto all'improvviso da un lampo di lucidità, si siede sulla sua poltrona di pelle nera e dice: “Infine, se non facciamo riforme, questa manna andrà in fumo. Ora è il momento di dare una direzione economica per prepararci all'era post-petrolio.”

Leggi ancheMemoria, economia, immigrazione… Parigi e Algeri cercano un terreno comune

L'era post-petrolio. Un tabù definitivo. Dietro le quinte del potere algerino, dove le linee generali dell'economia vengono decise tra la presidenza e l'esercito, su consiglio e informazioni dei servizi segreti e dell'onnipotente amministrazione, l'argomento provoca sospiri di fastidio.

“L’Algeria fa un sacco di soldi”

Sotto Abdelaziz Bouteflika (1999-2019), le esportazioni di idrocarburi avevano fruttato fino a 200 miliardi di dollari alle casse dell’Algeria, ma i successivi cali dei prezzi del greggio a partire dal 2015 avevano sciolto questo tesoro, al punto che gli esperti economici erano allarmati da uno “scenario Titanic” per l’Algeria.

“Abbiamo visto a cosa ha portato”, sogghigna un consigliere economico vicino alla presidenza, riflettendo lo stato d'animo ai massimi livelli. “Il prezzo del barile è salito, sono stati scoperti nuovi giacimenti, le importazioni sono state ridotte, l'economia ha iniziato a diversificarsi e oggi il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale citano l'Algeria come esempio”.

Il termine è probabilmente un po' forte. I due organismi internazionali non hanno mai smesso di allertare l'Algeria sulle riforme necessarie per la vitalità di un'economia ancora troppo dipendente dagli idrocarburi (93% delle esportazioni), troppo concentrata[…]

Per saperne di più

Per saperne di più su challenges.fr

Leggi anche

-

PREV Furti seriali quest'estate nel Rodano: condannati due ladri recidivi
NEXT Infermiera condannata per aver iniettato una dose letale di adrenalina