Nel 2017, Snoop Dogg, popolare e artistico luminare del rap californiano, si è divertito molto a distruggere Donald Trump nel video della sua canzone Lavanda. L’allora nuovo presidente degli Stati Uniti veniva rappresentato come un clown vociante, ucciso a colpi di arma da fuoco dal musicista. Trump ha risposto su X: “Riuscite a immaginare la protesta che ci sarebbe stata se Snoop Dogg, con la sua carriera in caduta libera, avesse mirato e poi sparato al presidente Obama? In prigione!” Ovviamente da allora l’ascia di guerra è rimasta sepolta in profondità, molto in profondità, sotto una pila di banconote. Durante il Crypto Ball, serata organizzata dalle squadre di Donald Trump il 17 gennaio a sostegno della comunità delle criptovalute, Snoop Dogg si è esibito davanti a un pubblico di politici e petrolieri industriali, proprio come un’altra rapper, Nelly, sotto lo sguardo divertito di Rick Ross , terzo peso massimo della sua specie presente al gala.
Interessi nel settore delle criptovalute
Lil Pump, Sexyy Redd, Kodak Black, Waka Flocka Flame, Chief Keef, Benny The Butcher, Azealia Banks, DaBaby, Fivio Foreign… Da quando Kanye West si è incontrato con Donald Trump, non senza critiche, nel 2018, molte star del rap nere e latine hanno gettato il loro sostegno dietro il repubblicano. Negli Stati Uniti, questo matrimonio apparentemente innaturale – bisogna anche sottolineare che queste manifestazioni restano al momento minoritarie – solleva interrogativi, come durante un dibattito dedicato alla CNN durante il quale il giornalista e scrittore afroamericano American Touré Neblett ha notato l’emergere di i
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